L'Italia torna zona arancione per un giorno. Oggi, 4 gennaio, si applicano regole più soft - dagli spostamenti ai negozi - secondo le misure del decreto Natale. Una 'tregua' dopo i primi 3 giorni del 2021 e in attesa del ripristino della zona rossa per il 5 gennaio e per l'Epifania. Si allenta per 24 ore la stretta relativa a spostamenti, negozi, bar, ristoranti. Oggi continua a rimanere in vigore il coprifuoco tra le 22 e le 5, ma prima della limitazione si potrà circolare all'interno del Comune senza autocertificazione. 
Intanto si rimane in attesa di sapere quali siano le regole da adottare dal 7 gennaio.

La scadenza del decreto natalizio, al momento prevista il 6 gennaio, potrebbe essere prorogata con un'ordinanza del ministro della Salute. Ma non è l'unica ipotesi in campo.

Dopo il vertice riunito dal premier Giuseppe Conte, con il ministro Boccia, i capidelegazione della maggioranza e il Comitato tecnico scientifico è emersa l'idea di un 'provvedimento ponte' tra il 7 e il 15 gennaio. In questo periodo spostamenti tra Regioni solo per necessità.

Le proposte sono due: quella di mantenere in vigore le misure vigenti fino al 15 gennaio (arancione nei feriali e rossa nel weekend), data di scadenza dell'ultimo Dpcm, oppure di tornare in zona gialla per il 7 e 8 gennaio, per poi passare alle misure della fascia arancione il weekend del 9 e 10 e, successivamente, sulla base del monitoraggio, assegnare le fasce per la settimana seguente.

Misure più rigorose

«Stiamo facendo fare un approfondimento ai tecnici in modo da abbassare le soglie dell'Rt per accedere in zona rossa o arancione. Misura che incide sul modello della zonizzazione». Così il ministro per la Salute, Roberto Speranza.

«La proposta oggi non è di cambiare i parametri, che restano gli stessi perché hanno funzionato, ma le soglie di accesso ad una zona, decidendo di essere ancora più rigorosi per consentire alla campagna di vaccinazione di avere delle reti sanitarie meno appesantite, da difendere con maggior forza quando l'Rt supera l'1». È quanto ha il ministro per le Autonomie, Francesco Boccia nel corso del vertice con le Regioni. «La zonizzazione e le responsabilità dei territori - prosegue Boccia - hanno funzionato perché hanno portato il paese da 1.72 a 0.8. E questo è un risultato oggettivo».

I presidenti delle Regioni sono quasi tutti concordi con misure rigorose anche per le prossime settimane purché non siano modificate di settimana in settimana e siano garantiti i ristori. È quanto emerge - secondo quanto si apprende - dal vertice tra Regioni e Governo. Diversi governatori sarebbero anche concordi sulla modifica in senso restittivo dell'Rt per accedere alle zone.

Le scuole

Scuole elementari e medie tornano in presenza dal 7 gennaio, mentre sulla riapertura delle superiori diversi governatori ritengono che sia decisivo aspettare l'esito del monitoraggio, previsto l'8 gennaio. 

Cosa si può fare in zona arancione

«Nei giorni 28, 29, 30 dicembre e 4 gennaio, sarà possibile, per chi vive in un Comune fino a 5.000 abitanti, spostarsi liberamente, tra le 5.00 e le 22.00, entro i 30 km dal confine del proprio Comune (quindi eventualmente anche in un’altra Regione), con il divieto però di spostarsi verso i capoluoghi di Provincia: conseguentemente, sarà possibile anche andare a fare visita ad amici e parenti entro tali orari e ambiti territoriali» è il testo inserito nelle risposte alle Faq online considerate dal governo.

Dopo il 'quasi lockdown' dei primi giorni dell'anno, all’interno del proprio comune si può uscire liberamente per una passeggiata o per acquisti, rispettando sempre la distanza di un metro dagli altri e indossando la mascherina. L'autocertificazione è necessaria per spostamenti all'interno del comune tra le 22 e le 5 o per giustificare movimenti al di fuori del comune e/o della regione per motivi di necessità, lavoro, salute. Per praticità potrebbe essere utile uscire con una autocertificazione già compilata, ma è possibile riempire il modulo durante i controlli eventuali eseguiti dalle forze dell’ordine.

Oggi è consentita la riapertura dei negozi con orari fino alle 21, per evitare che i clienti si concentrino in un orario ristretto e si creino assembramenti. Bar e ristoranti, invece, devono limitarsi all'asporto fino alle 22 e di consegna al domicilio. Nelle Faq del governo, inoltre, si fa notare che fino al 6 gennaio «gli spostamenti di un nucleo familiare convivente verso le seconde case sono sempre consentiti, dalle 5 alle 22, all’interno della propria Regione e sempre vietati verso le altre Regioni. È consentito lo spostamento verso la seconda casa, anche se intestata a più comproprietari, di un solo nucleo familiare convivente». Nel periodo considerato, quindi, «lo spostamento dalla seconda casa al luogo di lavoro non può essere addotto come motivo giustificativo di un nuovo rientro nella seconda casa, in un’altra regione, nello stesso periodo. Quindi si potrà tornare al lavoro ma poi non si potrà rientrare nella seconda casa».

Per eventuali violazioni, la sanzione applicabile è quella amministrativa, da 400 a 1.000 euro, «eventualmente aumentata fino a un terzo se la violazione avviene mediante l’utilizzo di un veicolo».