L’incidenza settimanale cresce ancora e si attesta a 98 casi per 100mila abitanti rispetto ai 78 di sette giorni fa. Stabile invece l’indice Rt a 1,21. Aumenta ancora l’occupazione dei letti in ospedale con il Friuli Venezia Giulia e la Pa di Bolzano che si salvano per un soffio dal passaggio in zona gialla. È quanto emerge dal report della Cabina di regia relativo alla settimana 8-14 novembre.
 
«Continua per la quarta settimana consecutiva – si legge nel report - l’aumento rapido e generalizzato del numero di nuovi casi di infezione che, a livello nazionale è ben al disopra della soglia di incidenza di 50 casi per 100,000 abitanti. È stabile a livello nazionale la velocità di trasmissione nella settimana di monitoraggio corrente con un Rt elevato nella maggior parte delle regioni Italiane, ben al di sopra della soglia epidemica. L’Rt calcolato sui soli casi ospedalizzati si mantiene al di sopra della soglia epidemica con conseguente aumento nei tassi di occupazione sia in area medica che in terapia intensiva».
 
«Nell’attuale contesto di riapertura – prosegue - , una più elevata copertura vaccinale, il completamento dei cicli di vaccinazione ed il mantenimento di una elevata risposta immunitaria attraverso la dose di richiamo nelle categorie indicate dalle disposizioni ministeriali vigenti, rappresentano gli strumenti principali per prevenire significativi aumenti di casi clinicamente gravi di Covid-19 e favorire un rallentamento della velocità di circolazione del virus Sars-CoV-2. In considerazione dell’attuale trend epidemiologico e della contemporanea circolazione di altri virus respiratori come l’influenza, si sottolinea l’importanza di rispettare rigorosamente le misure raccomandate sull’uso delle mascherine, del distanziamento fisico - prevenendo le aggregazioni - e dell’igiene delle mani».

Il monitoraggio 

Questi i valori rispettivamente dell'incidenza e dell'occupazione dei reparti di area medica e terapia intensiva nelle varie Regioni: Abruzzo (96; 6,8%; 6,1%); Basilicata (36,7; 6,1%; 3,2%); Calabria (64,4; 12,8%; 5,9%); Campania (100; 8,4%; 3,2%); Emilia Romagna (111,7; 5,8%; 5,1%); Friuli Venezia Giulia (289,3; 14,8%; 13,1%); Lazio (113; 9,4%; 6,8%); Liguria (99,6; 5,7%; 5,3%); Lombardia (88,7; 9,1%; 3,7%); Marche (112,5; 6,6%; 10,5%); Molise (54; 2,8%; 2,6%); PA Bolzano (406; 14,2%; 11,3%); PA Trento (102,8; 5,2%; 5,6%); Piemonte (74,7; 5,1%; 4,8%); Puglia (40; 5,6%; 2,8%); Sardegna (40,8; 2,6%; 4,9%); Sicilia (67,8; 9,5%; 5,1%); Toscana (71; 5,3%; 7,2%); Umbria (61,6; 6%; 5,5%); Valle d'Aosta (174,3; 9,6%; 3%); Veneto (166,1; 5,1%; 5,5%. Italia (98; 7,1%; 5,3%).

L’incidenza settimanale a livello nazionale continua ad aumentare: 98 per 100mila abitanti (12/11/2021-18/11/2021) vs 78 per 100mila abitanti (05/10/2021-11/11/2021), dati flusso ministero Salute.
 
Nel periodo 27 ottobre - 9 novembre 2021, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1,21 (range 1,14 – 1,26), stabile rispetto alla settimana precedente e al di sopra della soglia epidemica. É invece in leggera diminuzione, ma ancora sopra la soglia epidemica, l’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero (Rt = 1,09 (1,04-1,14) al 9/11/2021 vs Rt = 1,14 (1,1-1,19) al 2/11/2021).
 
Il tasso di occupazione in terapia intensiva è al 5,3%% (rilevazione giornaliera ministero della Salute al 18 novembre) vs il 4,4% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al11/11). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale sale al 7,1% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 18 novembre) vs il 6,1%al 11/10. Il Friuli Venezia Giulia per un soffio si salva dal giallo con il tasso di occupazione di letti in area medica che si attesta a 14,8%, a un soffio della soglia del 15% e con i letti in terapia intensiva invece sopra la soglia del 10% al 13,1%. Anche la Pa di Bolzano salva per un non nulla con il 14,2% dei letti ordinari occupati e le terapie intensive all'11,3%.
 
Tutte le 21 Regioni/PPAA risultano classificate a rischio moderato. Tra queste, il Friuli Venezia Giulia è ad alta probabilità di progressione a rischio alto secondo il DM del 20 aprile 2020. Undici Regioni/PPAA riportano un’allerta di resilienza. Nessuna riporta molteplici allerte di resilienza.