L'iniziativa è stata lanciata dal presidente degli Stati Uniti, Biden per consentire una produzione di massa senza vincoli legati alla proprietà intellettuale. I ministri Di Maio e Speranza: «Segnale importante»
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Deroga (momentanea) ai brevetti dei vaccini anti-Covid? No. Angela Merkel e la Pfizer uniti nell'opposizione alla proposta, avanzata dal presidente americano Joe Biden, che monopolizza il dibattito. Gli Stati Uniti, in sintesi, si dicono pronti a una produzione di massa senza vincoli legati alla proprietà intellettuale. L'obiettivo è quello di sconfiggere il virus nel breve tempo possibile.
I dubbi della cancelliera Merkel
La cancelliera tedesca tuttavua appare scettica. «La protezione della proprietà intellettuale è una fonte di innovazione e deve rimanere tale anche in futuro», ha affermato una portavoce del governo al quotidiano Sueddeutsche Zeitung. «Il fattore limitante nella produzione di vaccini - ha aggiunto - è la capacità di produzione e gli elevati standard di qualità, non i brevetti». «Stiamo lavorando in molti modi su come migliorare le capacità di produzione in Germania e nell'Unione europea, ma anche a livello mondiale, e anche le aziende interessate lo stanno facendo», ha proseguito la portavoce. La proposta degli Stati Uniti, ha commentato, ha «implicazioni significative per la produzione di vaccini nel suo complesso».
Secco no da Pfizer
Più netta la posizione del ceo della multinazionale farmaceutica americana Pfizer, Albert Bourla, che non è "per niente" d'accordo alla revoca. La Pfizer ha prodotto e commercializzato, insieme all'azienda tedesca BioNTech che l'aveva sviluppato, il primo vaccino contro il covid approvato in Occidente.
La discussione tra i leader dell’Ue
Aperta ma cauta, la posizione dell'Europa. La deroga sui brevetti dei vaccini sarà discussa al summit informale dei leader Ue di Oporto (Portogallo), nel fine settimana. «Il Parlamento europeo è pronto a discutere qualsiasi proposta che aiuterà ad accelerare il processo di vaccinazione a livello globale», scrive su Twitter il presidente del Parlamento Ue, David Sassoli. «In questi tempi eccezionali, dobbiamo assicurarci che i brevetti e le licenze lavorino per proteggere gli interessi di tutti», sottolinea.
L'Europa ha in generale apprezzato l'iniziativa degli Usa. La presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen, nel suo intervento sullo stato dell'Unione ha commentato: «L'Ue è pronta a discutere qualsiasi proposta che affronti la crisi» del Covid «in modo efficace e pragmatico. Questo è il motivo per cui siamo pronti a parlare di come la proposta degli Stati Uniti per una deroga alla protezione della proprietà intellettual» dei brevetti «per i vaccini Covid potrebbe aiutare a raggiungere tale obiettivo».
«Segnale importante da Biden»
Sulla stessa linea, il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio: «L'annuncio dell'amministrazione Biden, favorevole alla sospensione dei brevetti, è un segnale molto importante. L'Italia c'è, l'Europa non perda questa occasione e dimostri di essere unita e coraggiosa». Pertanto «serve un libero accesso ai brevetti sui vaccini anti Covid - prosegue -. È una corsa contro il tempo e c'è bisogno della collaborazione di tutti per evitare di essere travolti dalle varianti del virus. Ogni Stato deve avere le stesse opportunità ed è fondamentale, davanti a questa emergenza, liberalizzare la produzione».
Anche il ministro della Salute Roberto Speranza parla di “svolta importante”: «L'Europa deve fare la sua parte. Questa pandemia ci ha insegnato che si vince solo insieme».