Primo via libera alla pillola anti-Covid della Merck. L'agenzia britannica del farmaco ha autorizzato l'impiego del farmaco denominato molnupiravir, considerato dagli esperti un importante nuovo strumento per combattere la pandemia da coronavirus. Lo annunciano l'americana Merck (Msd al di fuori di Usa e Canada) e la connazionale Ridgeback Biotherapeutics. La Mhra, l'Agenzia del farmaco Uk - comunicano le aziende in una nota - ha autorizzato il farmaco antivirale per il trattamento di Covid-19 da lieve a moderato, negli adulti positivi a Sars-CoV-2 che presentano almeno un fattore di rischio per lo sviluppo di malattia grave.

La pillola anti-Covid

Molnupiravir, che è ancora al vaglio degli altri enti regolatori internazionali, fra cui l'americana Fda e l'euroepa Ema, nei test clinici ha dimezzato il rischio di ricovero in ospedale o di decesso per le persone colpite dal Covid in forma lieve o moderata.

Il farmaco è stato approvato dalla Mhra in base ai risultati di un'analisi ad interim pianificata nell'ambito dello studio di fase 3 'Move-Out'. Molnupiravir - somministrato alla dose di 800 milligrammi 2 volte al giorno in pazienti Covid adulti non ospedalizzati e non vaccinati, con infezione da lieve a moderata confermata in laboratorio, insorgenza dei sintomi entro i 5 giorni precedenti l'inserimento nel trial e almeno un fattore di rischio associato a prognosi negativa (per esempio malattie cardiache o diabete) - ha dimezzato la probabilità di ricovero e morte.

«Come terapia orale, molnupiravir offre un'importante opportunità aggiuntiva ai vaccini e ai medicinali impiegati finora per contrastare la pandemia di Covid-19», sottolinea Dean Y. Li, vicepresidente esecutivo e presidente di Merck Research Laboratories, ringraziando «i ricercatori, i pazienti e le loro famiglie per il contributo allo studio Move-Out che ha reso possibile questa autorizzazione».

Ema avvia revisioni per la pillola anti-Covid

Anche l'Agenzia europea del farmaco Ema ha avviato la procedura di revisione continua (rolling review) per la pillola anti Covid molnupiravir. La decisione del Chmp - Comitato per i medicinali a uso umano - di avviare la procedura si basa sui risultati preliminari di studi preclinici e clinici. I dati suggeriscono che la pillola può ridurre la capacità del coronavirus Sars-CoV-2 di replicarsi, prevenendo così il ricovero o la morte nei pazienti Covid.