«L'estensione del super green pass sui luoghi di lavoro può aiutare a convincere una parte dei 5 milioni di non vaccinati».In merito, «c'è un confronto aperto nella maggioranza ma confido che anche stavolta il premier saprà trovare una sintesi e prevedo si arrivi a un'estensione del super green pass». Così il sottosegretario alla Salute Andrea Costa, a Fuori Tg, su Rai Tre, in previsione del consiglio dei ministri del 5 gennaio. 

Anche perché - ha continuato Costa - «dobbiamo risolvere una serie di contraddizioni che oggi ci sono, come il fatto che chi va a prendere un caffé viene chiesto il super green pass ma a chi lavora nello stesso esercizio no». E ancora: «Siamo stati i primi ad introdurre gli obblighi vaccinali per alcune categorie. Proseguiremo con la gradualità che ci ha sempre contraddistinto».

Si va dunque verso il Super green pass per i lavoratori nel pubblico e nel privato, ma pare che non sarà invece sul tavolo l'obbligo vaccinale per tutti, a partire dai 18 anni in su, nel Consiglio dei ministri che dovrebbe tenersi in settimana, forse già mercoledì. La stretta arriverà quindi solo per il mondo del lavoro e in queste ore, ai piani alti del governo, si ragiona su come procedere. L'obbligo di passaporto vaccinale rafforzato - dunque solo per guariti dal Covid o vaccinati, tenendo fuori chi può certificare l'assenza del virus con il solo esito di un tampone negativo - al momento è già pronto per i dipendenti della Pubblica amministrazione che mancano all'appello: una platea di circa 950mila lavoratori, considerando che per le forze dell'ordine, per la scuola e il mondo della sanità l'obbligo è già realtà.