Sta aumentando la diffusione della variante Delta, la cosiddetta indiana, in Italia. Lo scrive la fondazione Gimbe nel suo report settimanale.

«Secondo l'ultima indagine di prevalenza delle varianti pubblicata dall'Istituto Superiore di Sanità il 18 maggio, la variante delta è all'1% con differenze regionali e un range che va dallo 0 al 3,4%: in particolare, la diffusione maggiore si registra in Lazio (3,4%), Sardegna (2,9%) e Lombardia (2,5%) - si legge -. Tuttavia nell'ultima settimana la variante delta è stata isolata in due focolai a Milano e Brindisi, segno di una sua maggiore diffusione sul territorio nazionale che si rileva anche dal database internazionale GISAID: rispetto ai sequenziamenti su campioni raccolti dal 19 maggio al 16 giugno, su 881 sequenze depositate 57 (6,5%) corrispondono alla variante delta».

Rispetto all'efficacia dei vaccini, secondo i dati del Public Health England una singola dose di vaccino (Pfizer-BioNTech o AstraZeneca) ha un'efficacia solo del 33% nei confronti di questa variante, percentuale che dopo la seconda dose sale, rispettivamente, all'88% e al 60%. Inoltre, l'ultimo studio inglese (Public Health England) attesta che l'efficacia del ciclo completo nel prevenire le ospedalizzazioni è del 96% con il vaccino Pfizer-BioNTech e del 92% con quello AstraZeneca.