Zona bianca da oggi - lunedì 14 giugno - per Lombardia, Lazio, Piemonte, Emilia Romagna, Puglia e provincia autonoma di Trento. Con questi ultimi cambi di colore diventano 13 le regioni (si aggiungono a Abruzzo, Liguria, Umbria, Veneto, Molise, Friuli Venezia Giulia e Sardegna) nella fascia più bassa di rischio covid, con regole meno rigide e niente coprifuoco. La Calabria resta in zona gialla per un'altra settimana. Zona bianca, quindi, per circa due terzi degli italiani: oltre 40 milioni di persone. Anche in questa fascia rimane l'obbligo della mascherina sia all'aperto sia al chiuso e il divieto di assembramento. Regole meno vincolanti per i ristoranti: nessun limite alle presenze al tavolo all'aperto, 6 commensali al tavolo se il locale è al chiuso. I locali pubblici potranno osservare orari liberi.

Il coprifuoco e le regole

Se nella zona gialla c'è ancora il coprifuoco dalle 24 alle 5, per chi si trova in fascia bianca il coprifuoco viene abolito immediatamente. Ciò vuol dire che non è più necessario rientrare a casa entro una certa ora: ci si può insomma spostare senza limiti di orario. In questa zona i bar, i ristoranti e le altre attività di ristorazione sono aperti ed è possibile consumare cibi e bevande al loro interno, senza limiti orari.

Sono consentite senza restrizioni anche la vendita con asporto di cibi e bevande e la consegna a domicilio, che deve comunque avvenire nel rispetto delle norme sul confezionamento e sulla consegna dei prodotti. Le nuove regole prevedono che in zona bianca all’aperto non ci siano limiti di persone ai tavoli (tra i quali deve esserci comunque il distanziamento di un metro), mentre nei bar e nei ristoranti al chiuso potranno sedere allo stesso tavolo massimo sei persone salvo che siano tutti conviventi. Permesso organizzare feste private successive a cerimonie religiose o civili, dunque matrimoni, cresime, comunioni, battesimi ma anche compleanni, feste di laurea e anniversari.  Per parteciparvi, come in zona bianca, bisognerà avere una delle 3 certificazioni verdi previste: certificato di vaccinazione - che vale 9 mesi a partire dal completamento del ciclo oppure dal 15esimo giorno dopo la prima dose e fino alla seconda; certificato di guarigione, valido 6 mesi, tampone negativo effettuato nelle 48 ore precedenti l'evento.

Chiuse le discoteche

Restano sempre sospese ovunque le attività di discoteche e sale da ballo. Un divieto che Matteo Salvini chiede di rimuovere dal 1 luglio. «Diritto al lavoro per 3.000 imprese e 100.000 lavoratori, insieme al diritto a un divertimento (sano e controllato) per milioni di giovani chiusi in casa da mesi - afferma il leader della Lega -. Non riaprire discoteche e sale da ballo significherebbe premiare abusivismo e illegalità, punire i nostri ragazzi senza motivo, regalare milioni di turisti ad altri Paesi europei»