Tafferugli e tensioni durante la manifestazione dei circa diecimila No Green pass in piazza del Popolo a Roma, con cariche della polizia nei confronti di alcuni manifestanti che si erano scagliati contro gli agenti cercando di sfondare il cordone delle forze dell'ordine. Diversi manifestanti hanno il volto coperto e sono presenti anche esponenti di Forza Nuova, con le bandiere tricolore. Su via del Tritone sono stati lanciati alcuni fumogeni. Alcuni manifestanti sono stati fermati dagli agenti.

Corteo no green pass, scontri nel centro di Roma

I manifestanti sono arretrati di qualche decina di metri lungo via del Tritone e via del Corso, ma continuano a fronteggiarsi con il cordone degli agenti. Proseguono anche i lanci di oggetti dal corteo, composto anche da persone con il volto travisato. Alla manifestazione ci sono romani e tanti cittadini venuti dal Nord Italia.

Alcune centinaia di manifestanti si sono poi diretti verso Palazzo Chigi. Lanciati dalla polizia fumogeni, lacrimogeni e idranti sulla folla. Lancio di petardi e bombe carta in risposta da parte dei manifestanti.

Camionette della polizia hanno presidiato gli ingressi di Montecitorio e Palazzo Chigi. Intanto alcuni manifestanti no green pass hanno raggiunto le transenne che circondano piazza Colonna.

Corteo no green pass, occupata la sede della Cgil

Un altro gruppo di manifestanti è entrato nella sede nazionale della Cgil. «Occupata la Cgil» dicono. Il gruppo è riuscito a sfondare le porte della sede del sindacato ed entrare prima che la polizia riuscisse a fermare i manifestanti e respingerli. Altri al grido «No green pass» si stanno muovendo per le vie del centro. Lanci di petardi e bombe carta lungo il tragitto. In molti gridano «libertà libertà».

Il gruppo è riuscito a sfondare le porte della sede del sindacato ed entrare prima che la polizia riuscisse a fermare i manifestanti e respingerli. Il corteo sta ancora assediando il palazzo della Cgil che ha una tapparella divelta, i portoni aperti e l'allarme che continua a suonare ininterrottamente.

«Stiamo aspettando Landini» urlano dal megafono, ma anche «giù le mani dal lavoro» e «venduti». Le Cgil, secondo i no pass, è colpevole di non difendere i lavoratori che saranno obbligato dal 15 ottobre a presentare il green pass in tutti i posti di lavoro pubblici o privati. Il corteo non autorizzato guidato dal leader di Forza Nuova Roberto Fiore e da Giuliano Castellino è passato attraverso Villa Borghese e ha sfondato in largo Brasile un cordone di Polizia e Guardia di Finanza con alcuni tafferugli.

«L’assalto alla sede della Cgil nazionale è un atto di squadrismo fascista - ha detto il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini - un attacco alla democrazia e a tutto il mondo del lavoro che intendiamo respingere. Nessuno pensi di far tornare il nostro Paese al ventennio fascista».

«La nostra sede nazionale, la sede delle lavoratrici e dei lavoratori, è stata attaccata da Forza Nuova e dal movimento no vax. Abbiamo resistito allora, resisteremo ora e ancora. A tutti ricordiamo che organizzazioni che si richiamano al fascismo vanno sciolte». Lo scrive la Cgil Nazionale su twitter in riferimento agli scontri in corso a Roma, con un gruppo di manifestanti che è entrato nella sede del sindacato.

La polizia ha effettuato alcune cariche. Alcuni manifestanti, diretti verso da Villa Borghese, si sono scagliati contro gli agenti cercando di sfondare il cordone delle forze dell'ordine. Due manifestanti sostengono di essere stati «investiti da un blindato delle forze dell'ordine, intervenuto sul posto durante i tafferugli».

A Largo Chigi il cordone delle forze dell'ordine che è impegnato a contenere i manifestanti del sit in No green pass ha esploso diversi lacrimogeni per disperdere la folla ed evitare ulteriori scontri. La polizia ha poi azionato gli idranti dai blindati. La situazione è ancora molto tesa. I manifestanti in risposta hanno lanciato petardi e bombe carta.

«La realtà si è incaricata di smentire chi sostiene che il fascismo sia solo folklore o nostalgia. La manifestazione odierna di Roma, con evidente e preordinata regia, è sfociata in violenze, occupazioni e minacce contro istituzioni, forze dell'ordine, cittadinanza. Ancora una volta, a forza di seminare vento si raccoglie la tempesta della violenza e della sovversione». È quanto dichiara Enrico Borghi della segreteria nazionale del Pd.

«Partito Democratico – aggiunge Borghi chiede a tutte le forze di maggioranza e di opposizione dell'ordine repubblicano di esprimere la più ferma e assoluta condanna di quanto accaduto". E' quanto dichiara Enrico Borghi della segreteria nazionale del Pd.

Non c'è spazio nel nostro Paese per i violenti #NoGreenPass. Quello che sta accadendo in questo momento a Roma è inaccettabile. Forze dell'ordine aggredite, bombe carta lanciate in pieno centro. Mi auguro che i responsabili vengano individuati al più presto! ". Lo scrive su Twitter il coordinatore nazionale di Forza Italia, postando anche un video dei disordini che ci sono in corso a Roma alla manifestazione contro il green pass.

No green pass, manifestazione anche a Milano

Per il dodicesimo sabato consecutivo dallo scorso 24 luglio, i manifestanti no green pass milanesi hanno deciso di ritrovarsi in piazza Fontana a protestare contro le restrizioni del governo per i non vaccinati. Alcuni degli organizzatori, guidati da Gianluigi Paragone, leader di Italexit, che meno di una settimana fa ha sfiorato l'elezione con il suo partito in Consiglio Comunale a Milano, hanno provato a convincere i manifestanti a limitare la protesta alla piazza con un sit in.

Proposta bocciata dal grosso della manifestazione che ha risposto con il coro 'corteo, corteo'. Poco prima delle 18 quindi, il grosso dei manifestanti ha eluso lo sbarramento delle forze dell'ordine e ha iniziato la sua marcia aggirando piazza Duomo e dirigendosi verso piazza Missori e corso di Porta Romana, apparentemente senza una meta ben precisa. Tra gli striscioni in testa al corteo uno che recita "La scienza non obbliga: dimostra" e un cartello che dice "Dimissioni subito da chi ha venduto l'Italia e tradito il popolo italiano".