Il Coronavirus? Per molti sembra essere legato alla nota marca di birra “Corona”. A svelarlo è Google trends in base alle ricerche effettuate dagli utenti in merito al virus che si sta diffondendo in Cina e che si sta propagando a macchia d’olio. Secondo i risultati del web sono ancora molte le persone ad essere confuse in merito alla sua origine.

Coronavirus legato alla birra Corona

Salgono a 170 le vittime del Coronavirus dall’inizio dell’epidemia, secondo l’ultimo bollettino di mercoledì 28 gennaio 2020,  mentre i nuovi casi registrati nella giornata di ieri in tutto il territorio cinese sono stati 1.771, più di mille dei quali solo nella provincia focolaio dell'infezione

Nel frattempo la ricerca dei termini «sintomi di coronavirus» è aumentata del 1.050% rispetto alla settimana precedente. Le prime cinque ricerche in merito includono locuzioni simili a «come prevenire coronavirus» e «come si diffonde il coronavirus». Ma Google ha rilevato come ci sia stato anche un picco nelle ricerche di «virus della birra Corona».

 

Questo perché apparentemente gli utenti hanno l’impressione che, condividendo il termine “corona” nel nome, il virus cinese abbia a che fare con il noto marchio.

I luoghi della ricerca

Ricerche del genere sono state prevalenti in Nord America (ma non in Messico, luogo di produzione della birra) e in Europa occidentale (soprattutto in Finlandia). Utenti anche dall’Australia, India, Indonesia, Giappone e Nuova Zelanda.

Perché è stato chiamato coronavirus?

Inutile dire che la birra e il virus n-CoV non hanno nulla in comune, a parte la medesima parola.

 

I coronavirus sono stati nominati così per l’aspetto caratteristico della forma infettiva del virus che, osservata al microscopio, ricorda l’immagine di una corona reale. La birra messicana invece ha tale nome perché, come si legge sull’etichetta, è una bevanda talmente unica e di elevata qualità che dovrebbe essere bevuta dai sovrani.