Un matrimonio anomalo già solo per il fatto che è stato celebrato con tanto di mascherine e distanze di sicurezza. Ma sarà anche un matrimonio difficile da dimenticare perché la protagonista, la sposa, è risultata positiva al coronavirus qualche giorno dopo e i suoi invitati, 31 persone, sono finite in isolamento fiduciario.

È accaduto a Vergato, in provincia di Bologna. Veneta lei, lui originario del posto, si sono sposati con rito civile in Comune. Il vicesindaco, che ha celebrato il matrimonio, ha raccontato a Repubblica: «Durante la cerimonia eravamo tutti a debita distanza, non più di una decina di persone. C’eravamo io, un altro dipendente, gli sposi, i testimoni e, seduti molto più indietro, i genitori». La festa, poi, si è spostata in una struttura privata.  

Il matrimonio si è tenuto ai primi di giugno. Il tampone e il risultato positivo sono arrivati qualche giorno dopo. La sposa, operatrice sanitaria, in una struttura della provincia, si è sottoposta al test nell’ambito di un’attività di screening. Accertata la positività, si è messa in moto l’Ausl che ha contattato i colleghi del Veneto: venti degli ospiti arrivavano infatti dal trevigiano e sono finiti in isolamento fiduciario, come ha spiegato lo stesso governatore Luca Zaia. Altri undici amici e parenti della coppia sono sotto sorveglianza a Bologna.