Il leader del Movimento 5 stelle in un video su facebook: «Abbiamo invitato Draghi a confrontarsi sulle priorità ma la risposta non è ancora pervenuta»
Tutti gli articoli di Italia Mondo
PHOTO
A quattro giorni dal momento in cui il presidente del Consiglio, Mario Draghi, riferirà alle Camere, su invito del Capo dello Stato Sergio Mattarella, dopo il voto di fiducia al governo sul dl Aiuti e le dimissioni presentate al Quirinale, il mondo politico è in fermento e resta per il M5s l'ipotesi di ritirare i ministri dal governo.
«Qualcuno ha parlato di ricatto, noi il ricatto lo abbiamo subito» - ha detto il leader del Movimento 5 stelle Giuseppe Conte in un video pubblicato sulla sua pagine Facebook parlando della crisi di governo.
«Con spirito costruttivo abbiamo invitato Draghi a confrontarsi sulle priorità che esprimono il nostro disagio politico e i modi per superare emergenza economico sociale. La risposta non è ancora pervenuta, c'è stata qualche generica apertura su alcune delle urgenze segnalate ma nessuna indicazione concreta» - ha detto ancora Conte.
«Non potremo condividere alcuna responsabilità di governo se non ci sarà chiarezza sui punti nel documento consegnato, e se non ci sarà indicazione concreta sulla prospettiva di risoluzione di quelle questioni. Quando al Senato abbiamo partecipato al voto abbiamo cercato di circoscrivere al minimo il significato politico. Non era una votazione contraria e quindi neppure un'astensione. Ritenevamo giusto alla luce della forzatura che è stata operata nei nostri confronti e principi che non fosse attribuita a questa non partecipazione al voto il significato di un voto contrario alla fiducia. Quella nostra mancata partecipazione è stata intesa come elemento di rottura del patto di fiducia. Ne prendiamo atto» - prosegue Conte sottolineando di aver subito atteggiamenti di «chiusura che hanno rasentato l'umiliazione politica».
«Noi siamo scomodi. Questa nostra intransigenza è dovuta la fatto che è stata sempre ispirata e lo sarà sempre al bene del Paese. Per questo abbiamo invitato il presidente Draghi a confrontarsi sulle nostre priorità che esprimono le ragioni del nostro disagio politico in questo perimetro di maggioranza e esprimono i modi per superare questa emergenza economica e sociale. La risposta non è ancora arrivata, c'è stata qualche apertura ma nessuna concreta. I cittadini e le imprese - conclude Conte - chiedono risposte risolutive e noi lo stiamo chiedendo da tempo. Se le misure non sono bastate fin qui a cittadini e imprese non possono bastare nemmeno al Movimento 5 stelle».