Il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti sta preparando un pacchetto di norme per intervenire sulla casa, così come chiesto e auspicato anche dalle amministrazioni territoriali, dalle associazioni e dagli enti del settore edilizio. Si tratta di una serie di misure che mirano a regolarizzare le piccole difformità o le irregolarità strutturali che interessano, secondo uno studio del Consiglio nazionale degli ingegneri, quasi l’80% del patrimonio immobiliare italiano. Lo fa sapere il Mit in una nota.

Da parte sua il vice ministro al Mit Edoardo Rixi sottolinea: «Garantire risposte certe e in tempi certi ai cittadini è uno degli obiettivi del pacchetto di norme per intervenire sulla casa, voluto dal ministro Salvini. La semplificazione e l’efficienza amministrativa saranno le fondamenta su cui si basa la nuova normativa. Un passo in avanti per il nostro Paese nel rispetto delle sue comunità».

Cosa prevede il piano "Salva casa"

In particolare si interverrà su: difformità di natura formale, legate alle incertezze interpretative della disciplina vigente; difformità edilizie 'interne', riguardanti singole unità immobiliari, a cui i proprietari hanno apportato lievi modifiche (tramezzi, soppalchi, etc.); difformità che potevano essere sanate all’epoca di realizzazione dell’intervento, ma non sanabili oggi a causa della disciplina della 'doppia conforme' che non consente di conseguire il permesso o la segnalazione in sanatoria per moltissimi interventi, risalenti nel tempo. E ancora per permettere i cambi di destinazione d’uso degli immobili tra categorie omogenee.

Queste linee di indirizzo su cui gli uffici si sono mossi, a seguito anche delle proposte raccolte nelle precedenti riunioni sul tema, e che hanno portato alla bozza normativa, sono state presentate nel corso della riunione sul piano casa, tenutasi al Mit alla presenza del vicepremier e ministro Matteo Salvini con il Dipe (dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica) e circa 50 tra istituzioni, enti, associazioni, ordini professionali e fondazioni del settore.

La ratio, fa sapere il ministero, «è tutelare i piccoli proprietari immobiliari che in molti casi attendono da decenni la regolarizzazione delle loro posizioni e che non riescono, spesso, a ristrutturare o vendere la propria casa. Allo stesso tempo deflazionare il lavoro degli uffici tecnici comunali, spesso sommersi dalle richieste di sanatorie. Alla luce della semplificazione e dell’efficienza amministrativa si è previsto anche di intervenire sulle procedure amministrative per garantire ai cittadini risposte certe in tempi certi».

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«Altro che obblighi 'green' e patrimoniali nascoste: la casa è un patrimonio economico, sociale e culturale degli italiani, da difendere a tutti i costi». Così il ministro Salvini sui suoi social. «Il mio ministero sta preparando un pacchetto di norme per intervenire sulla casa, così come chiesto anche da Amministrazioni territoriali, associazioni ed enti del settore edilizio incontrati questa mattina al Mit. Si tratta - spiega Salvini - di una serie di misure che mirano a regolarizzare piccole difformità o irregolarità strutturali che interessano quasi l’80% del patrimonio immobiliare italiano. L’obiettivo è liberare gli uffici tecnici e tutelare soprattutto quei piccoli proprietari immobiliari ostaggi della burocrazia, in attesa da decenni di regolarizzare le loro posizioni e di poter ristrutturare o vendere le abitazioni».