Anche il ministro dello Sport, Andrea Abodi, ha preso parte ai funerali svoltisi a Milano della pallavolista della Igor Novara julia Ituma, morta suicida a Istanbul, in Turchia, lo scorso 13 aprile.

Rose bianche su una bara di legno chiaro. Poche lacrime, tanta compostezza, un applauso all'ingresso in chiesa e uno all'uscita del feretro al termine della cerimonia, accompagnato dai canti del coro della parrocchia. Tante corone di fiori sul sagrato. «Ho il cuore spezzato, non riesco a crederci. Non ci sentivamo da qualche tempo, ma ho tantissimi ricordi con lei. Già da piccola era fortissima», racconta un'ex compagna di squadra. Tante persone hanno circondato i familiari della pallavolista per una parola o un abbraccio.

«Non vergognatevi di avere paura del buio. Le paure vanno dette per poterle cacciare via. Le paure sono nelle tenebre ma quando sono messe nella luce scoppia la verità». Don Ivan Bellini, parroco in San Filippo Neri, sceglie le parole di Papa Francesco per dare l'ultimo saluto a Julia Ituma. «Esattamente un anno, fa ero in piazza San Pietro a Roma per l'incontro tra il Papa e gli adolescenti. Il Santo Padre parlò in questo modo, riferendosi alla pandemia che ci stavamo lasciando alle spalle. Disse che la vita a volte ci fa sentire soli e toccare con mano la fragilità. Ma noi meritiamo di essere amati per come siamo, prima di ogni merito».