Guardatela bene. Accettereste un invito a cena da questa incantevole ragazza? Quasi certamente la risposta è sì. Ma – perché c’è sempre un “ma”- a meno che non abbiate voglia di restare a digiuno- per passare una piacevole serata dovrete essere disposti ad allargare i vostri orizzonti alimentari. Sì, perché la giovane e talentuosa Andrea Staudacher, chef rampante di appena 28 anni, è conosciuta e apprezzata in mezza Europa per i suoi piatti a base di  insetti. Grilli, termiti, cavallette, cicale e larve, solo per citarne alcuni. Trattati come normali ingredienti, gli insetti, vengono combinati con i più svariati aromi e ingredienti, per ottenere piatti che gli intenditori definiscono “delicati e raffinati”.

 

In realtà la cosiddetta "entomofagia", ovvero l’abitudine di mangiare gli insetti, è già un’abitudine quotidiana per milioni di persone. Secondo la National Geographic Society, le specie di insetti commestibili sono circa 1.400 e più di cento i paesi in cui si consumano abitualmente. 36 si trovano in Africa, 23 nelle Americhe, 29 in Asia e persino 11 in Europa. Anche se alle nostre latitudini è ancora solo una forma di curiosità che pochi ristoranti possono soddisfare. Se abitate in grandi città come Torino, Milano, Napoli o Roma, non avrete problemi a soddisfare la vostra voglia di trasgressione alimentare. Altrimenti, se siete di passaggio in terra elvetica, c’è sempre quel piatto di vermi in sospeso con la teutonica Andrea Staudacher...