Due mandati di cattura internazionali, chiesti dalla procura di Pavia, sono stati emessi nei confronti del nonno materno del piccolo Eitan, Shmuel Peleg, e dell'uomo di 50 anni, G.A.B., israeliano, che era alla guida della macchina con cui il bambino fu portato a Lugano per essere imbarcato su un aereo privato con destinazione Tel Aviv. Lo scrivono oggi Il Corriere della Sera e La provincia pavese. Il piccolo sopravvissuto alla tragedia del Mottarone è al centro di una contesa tra due rami familiari. 

L'accusa della Procura di Pavia è di aver ordito e realizzato il ''piano strategico premeditato'' con cui è stato rapito per portarlo in Israele Eitan Biran, unico sopravvissuto della tragedia della funivia del Mottarone. L'ordinanza di custodia cautelare è stata firmata dal gip di Pavia Pasquale Villani e trasmessa alla Procura generale di Milano e ora sarà diretta in Israele.

Shmuel Peleg, il nonno di Eitan, ''con la complicità di Gabriel Alon, ha attuato un piano strategico e premeditato che gli ha consentito di portare con sé il bambino fino in Israele - dice al Corriere il procuratore di Pavia Mario Venditti - Dalle indagini scrupolose fatte dalla Squadra mobile di Pavia, risulta che tutto è stato studiato nei minimi particolari a partire dal momento in cui Peleg si è reso conto che non sarebbe più riuscito ad ottenere in Italia l'affidamento del nipote''.