I dati sono stati comunicati da l'Autorità di regolazione per l'energia (Arera): «Senza il nostro intervento l’aumento sarebbe stato del 100%»
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Bolletta della luce a +59% nell’ultimo trimestre dell’anno. L'incremento è calcolato su una famiglia tipo per la quale l’elettricità nei 12 mesi del 2022 cresce a 1.322 euro, più del doppio dei 632 euro del 2021. Lo ha comunicato l'Autorità di regolazione per l'energia (Arera).
«Con un intervento straordinario, ritenuto necessario per le condizioni di eccezionale gravità della situazione, l'Arera limita l'aumento dei prezzi dell'energia elettrica per le famiglie ancora in tutela e, pur rimanendo su livelli molto alti, evita il raddoppio. L'intervento eccezionale dell'Autorità per il quarto trimestre del 2022, che si somma agli interventi del Governo, pur non essendo in grado di limitare gli aumenti, ha ridotto al +59% l'aumento del prezzo di riferimento dell'energia elettrica per la famiglia tipo in tutela».
L'aumento delle tariffe riguarda solo gli utenti in tutela, ossia poco più di 7 milioni di clienti, e non quelli del libero mercato.
«I prezzi all'ingrosso del gas, giunti a livelli abnormi negli ultimi mesi a causa del perdurare della guerra in Ucraina, dei timori sulla sicurezza dei gasdotti e delle tensioni finanziarie, avrebbero portato a un incremento del 100% circa» dell'elettricità, «nonostante l'intervento del Governo con il decreto Aiuti bis. L'Autorità, per limitare ulteriormente gli aumenti dei prezzi su famiglie e imprese, ha deciso di posticipare eccezionalmente il necessario recupero della differenza tra i prezzi preventivati per lo scorso trimestre e i costi reali che si sono verificati, anch'essi caratterizzati da aumenti» afferma l'Arera.
L'enorme crescita dei prezzi all'ingrosso e il loro mantenersi su livelli altissimi, si riflette sulla differenza di spesa rispetto all'anno precedente (nell'ultimo trimestre l'anno scorrevole corrisponde con l'anno solare).