Accolta la richiesta del pg della Cassazione Riccardo Fuzio, anche lui nello scandalo delle ultime settimane e indagato per aver riferito al togato sotto accusa dell’indagine a suo carico
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La Sezione disciplinare del Csm (Consiglio superiore della magistratura) ha sospeso dalle funzioni e dallo stipendio il pm romano Luca Palamara, indagato a Perugia per corruzione. Il magistrato romano, al centro dello scandalo sulle nomine, è stato sospeso dalle funzioni e dallo stipendio. Il tribunale delle toghe ha così accolto la richiesta avanzata dal Pg della Cassazione Riccardo Fuzio, finito anche lui nello scandalo delle ultime settimane e indagato per rivelazione di segreto proprio a Palamara, al quale avrebbe riferito dell'indagine a suo carico. A Palamara viene contestato di aver violato i suoi doveri di magistrato per le vicende al centro dell'inchiesta di Perugia, dove è accusato di aver messo le sue funzioni di magistrato a disposizione dell'imprenditore e suo amico Fabrizio Centofanti in cambio di viaggi e regali.
Ieri il Csm aveva deciso il trasferimento al tribunale dell’Aquila chiesto in prevenzione da Palamara per evitare una procedura d'ufficio per incompatibilità. Al magistrato sarà comunque corrisposto un assegno alimentare.
Il 9 luglio scorso, per la prima volta dall’inizio del caso, Palamara aveva preso la parola davanti alla sezione disciplinare del Csm: «Non ho mai svenduto le mie funzioni di magistrato né ho gettato discredito sui colleghi», aveva detto. Ricorrerà alle Sezioni Unite civili della Cassazione contro la sua sospensione: «Impugneremo sicuramente» ha detto il suo legale, l’avvocato Benedetto Marzocchi Buratti.
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