Monito del presidente Francesco Samengo durante il suo intervento al convegno promosso dal garante per l'infanzia e l'adolescenza della Campania
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«Il tema del bullismo e del cyberbullismo rappresenta un ambito di grande attenzione e lavoro da parte dell’Unicef: dalle attività di sensibilizzazione e formazione sul territorio, fino alle relazioni istituzionali che mirano all’adeguamento delle nostre leggi agli standard internazionali». Così il presidente Francesco Samengo durante il convegno promosso a Napoli dal garante per l'infanzia e l'adolescenza della Campania.
«Sul primo fronte, vorrei ricordare che in tema di prevenzione, l’Unicef Italia ha dedicato una particolare attenzione al tema elaborando uno specifico kit didattico per le scuole dal titolo ‘Non perdiamoci di vista’, per accrescere la consapevolezza dei rischi legati a bullismo e al cyberbullismo con la realizzazione di percorsi educativi che consentano ai ragazzi di sviluppare empatia e solidarietà attraverso una riflessione sul modo in cui costruiscono e vivono le loro relazioni».
«L’ente - ha proseguito Samengo - insieme all’associazione CamMiNo, ha poi avviato un progetto denominato “Legalità”, nelle scuole secondarie di secondo grado di 7 città italiane, con un focus proprio su tali problematiche. Il progetto prevede lezioni interattive con i ragazzi e le ragazze, per approfondire gli aspetti giuridici, psicologici, pedagogici e tecnico-informatici del cyberbullismo e della sicurezza in rete».
«La nostra posizione privilegia da sempre la prevenzione, la formazione ed il supporto alle vittime. Pensiamo infatti - prosegue il presidente - che il vero cambiamento debba partire dalla formazione e sensibilizzazione nelle scuole, e che ogni nuovo strumento puramente repressivo e deterrente possa difficilmente fare la differenza su certi comportamenti che i giovani hanno in rete».
«Sul fronte legislativo nell’aprile dello scorso anno siamo stati ascoltati dalla Commissione bicamerale infanzia e adolescenza, dove tra le altre cose, abbiamo espresso le nostre impressioni sulla legge in vigore, la n.71 del 2017 e sul disegno di legge che mira a modificarla: mi preme soltanto di sottolineare - conclude Samengo - che per l’Unicef rimane di fondamentale importanza concentrare il lavoro sull’accrescimento della così detta ‘consapevolezza digitale’, l’unica realmente in grado di contrastare il fenomeno del cyberbullismo».