Un folla di sostenitori dell'ex presidente del Brasile Jair Bolsonaro ha assaltato a Brasilia il palazzo del Congresso, la Corte Suprema e la sede del governo. La polizia, schierata a difesa dell'area, ha lanciato lacrimogeni, ma non è riuscita ad evitare l'avanzata della folla.

I manifestanti hanno forzato il cordone di polizia e sono riusciti a irrompere in diversi edifici istituzionali. Centinaia di persone sono entrate nel Congresso e nella sede della Corte Suprema: nel palazzo del Tribunale Supremo sono intervenuti rapidamente reparti delle forze di sicurezza che hanno preso il controllo della situazione e bloccato diversi responsabili dell'assalto.

Il caos nel paese deriva dal mancato riconoscimento per i manifestanti della vittoria di Lula alle elezioni presidenziali. L'assalto ricorda quello subito dal Congresso americano dopo la vittoria di Joe Biden su Donald Trump il 6 gennaio 2021.

Lula ha convocato una riunione di urgenza con i ministri. Il presidente non si trova nella capitale Brasilia, bensì a Araraquara, dove si era recato per controllare i danni delle alluvioni nell'entroterra di San Paolo.