Il disegno di legge è stato approvato all'unanimità. Il governatore del Veneto Zaia: «Giornata storica». Grabaudo (Pd): «Misura che divide il Paese»
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Il Consiglio dei ministri ha approvato all'unanimità il ddl sull'autonomia differenziata, messo a punto dal ministro Roberto Calderoli. A quanto si apprende, dopo il voto è scattato un applauso.
«Efficienza, merito, innovazione, lavoro, più diritti per tutti i cittadini in tutta Italia, meno scuse per i politici ladri o incapaci. Autonomia approvata in Consiglio dei ministri, altra promessa mantenuta», il testo del messaggio, si apprende da fonti parlamentari, che il vicepremier e ministro Matteo Salvini ha inviato nelle chat dei parlamentari e dei consiglieri regionali della Lega, dopo l'approvazione del ddl sull'autonomia.
«Giornata storica»
«È una giornata storica, non è la fine ma l'inizio di un percorso. Il mio plauso va al governo, al premier Giorgia Meloni, al ministro Calderoli e a tutto il governo, perché il via libera al ddl sull'autonomia differenziata non è solo una grande riforma rispettosa della Carta, ma anche un gesto di grande coerenza e rispetto dell'elettorato», ha detto all'Adnkronos il governatore del Veneto, esponente di primo piano della Lega, Luca Zaia, commentando a caldo il via libera del Cdm al disegno di legge sull'autonomia differenziata.
Per il vicepresidente del Senato, Gian Marco Centinaio «inizia oggi il percorso di riforma dello Stato, che avevamo promesso in campagna elettorale. Con l'approvazione in Consiglio dei ministri del disegno di legge sull'autonomia proposto dal ministro Calderoli - sottolinea - la maggioranza pone la prima pietra di quell'Italia federale che è da sempre tra gli obiettivi fondativi della Lega». «Finalmente diamo una prima risposta ai cittadini di Lombardia e Veneto, che con i referendum del 2017 ci avevano chiesto di poter gestire sul territorio alcuni importanti servizi», prosegue il senatore leghista.
«Sappiamo che c'è ancora strada da fare, ma non siamo mai stati così vicini al raggiungimento di questo traguardo. Il testo approvato oggi contiene importanti garanzie per tutto il Paese, da Nord a Sud. Con la definizione dei Lep, infatti, tutti i cittadini potranno finalmente contare su standard di qualità minimi, che le Regioni o lo Stato dovranno garantire in settori importanti, come istruzione e trasporti. Altro che spaccare l'Italia, così potrà fare un passo avanti tutta insieme», conclude Centinaio.
Furgiuele (Lega): «Occasione di sviluppo per il Sud»
«Con l’Autonomia differenziata approvata in Consiglio dei ministri si offre un’occasione storica di sviluppo per il Sud», ha dichiarato il deputato calabrese Domenico Furgiuele, vicecapogruppo della Lega alla Camera. «I Lep (livelli essenziali delle prestazioni) saranno - dice - una garanzia dei servizi per i cittadini. Con l’individuazione di costi e fabbisogni standard si supererà finalmente la spesa storica e le risorse rimarranno invariate senza rischi di sperequazioni. Tutto quello che è in discontinuità con il sistema che ha portato la sanità al collasso nella nostra regione non può che essere un sistema migliore. Non bisogna avere paura di cambiare: autonomia è taglio di sprechi, responsabilità e meritocrazia». La stessa Calabria secondo Furgiuele ne trarrà «un enorme beneficio. Chi critica questa riforma - conclude - non ha letto con attenzione il testo».
Le prime reazioni dall'opposizione
«Oggi in Cdm arriva l’autonomia differenziata targata Calderoli. Una misura che divide il Paese, varata scavalcando ogni confronto con Regioni e Parlamento. Una fuga in avanti inaccettabile», scrive su Twitter Chiara Gribaudo, del Pd. «Serve un confronto, ha ragione Elly Schlein, le Regioni del Sud e quelle a guida PD chiedano subito una convocazione urgente della Conferenza Stato-Regioni», aggiunge.
Per il leader del Terzo Polo Carlo Calenda «l’approvazione del ddl Autonomia in Cdm è l’ennesima presa in giro elettorale di una politica che fa propaganda sull’assetto istituzionale dello Stato. Questa roba - scrive in un tweet - arriva in parlamento fra 6 mesi. Ma lo approvano di corsa e male la settimana prima delle elezioni regionali».