Prese di mira una chiesa e una sinagoga. Le autorità specificano che tra i civili morti c'è anche «padre Nikolaj, che ha prestato servizio per più di quarant'anni nella chiesa ortodossa di Derbent»
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Sono almeno 15 gli agenti di polizia sono rimasti vittime dell'attacco terroristico di ieri in Daghestan, nella Russia meridionale, rendono noto le autorità locali.
L'ultimo bilancio provvisorio parlava di nove morti, tra cui sette poliziotti; 25 i feriti. «Più di quindici agenti sono rimasti vittime proteggendo la pace e la tranquillità» della repubblica russa meridionale, ha detto in un video pubblicato su Telegram il governatore Sergey Melikov. Le autorità specificano che tra i civili rimasti uccisi nell'attacco c'è anche «padre Nikolaj, che ha prestato servizio per più di quarant'anni nella chiesa ortodossa di Derbent». L'attentato ha preso di mira una chiesa e una sinagoga. L'antiterrorismo ha ucciso seri dei presunti attentatori.
«Sei uomini armati sono stati uccisi. Ulteriori azioni operative di ricerca e investigative continueranno fino a quando non verranno scoperti tutti i partecipanti alle cellule dormienti, che sicuramente sono state preparate soprattutto dall'estero», ha detto il governatore Melikov citato dall'agenzia di stampa russa Tass. La situazione in Daghestan dopo gli attacchi avvenuti a Makhachkala e Derbent è ora sotto il controllo delle autorità e delle forze dell'ordine, ha aggiunto.