Per gli adolescenti, vari esperti si dicono favorevoli a completare comunque il ciclo vaccinale con Az. Intanto in attesa della decisione del Cts, le Regioni procedono in ordine sparso
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Vaccino AstraZeneca agli over 60. Su tale parere ci sarebbe in queste ore una convergenza che chiuderebbe così la questione della somministrazione del vaccino anglo-svedese ai giovani.
L’ultima parola spetta dunque al Comitato tecnico scientifico (Cts) che si pronuncerà sull'utilizzo del vaccino anti-Covid di AstraZeneca per i ragazzi dai 18 anni in su considererà le indicazioni in merito già date dal ministero della Salute e dall'Agenzia italiana del farmaco Aifa, ovvero che per questo immunizzante si raccomanda un uso preferenziale per i soggetti over-60. Il dibattito si è intensificato ieri, con la morte di una 18enne genovese. Camilla Canepa era ricoverata da domenica scorsa al Policlinico S.Martino di Genova dopo una trombosi al seno cavernoso. La ragazza era stata operata per la rimozione del trombo e per ridurre la pressione intracranica. Era stata vaccinata con AstraZeneca il 25 maggio nell'open day per gli over 18.
La seconda dose
La decisione del Comitato tecnico, dunque, riapre la questione sulla possibilità di somministrare una dose diversa (cosiddetta 'eterologa') agli under 60 che hanno ricevuto la prima con Astrazeneca e sulla valutazione dei tempi del richiamo. Gli esperti stanno ora facendo una sintesi dei loro pareri che - a quanto si è appreso - andrebbe verso una riorganizzazione complessiva della campagna vaccinale, quindi anche della somministrazione delle diverse tipologie di vaccino a seconda delle età, alla luce del mutato quadro epidemiologico. Ma le decisioni da adottare spetteranno comunque esclusivamente alla politica.
Caos nelle Regioni
Ad anticipare la linea è lo stesso ministro della Salute Roberto Speranza, ma nel frattempo è 'caos' nelle Regioni, che stanno procedendo in ordine sparso, mentre vari esperti indicano di completare comunque il ciclo vaccinale con AstraZeneca se si è già avuta una prima dose. La questione si è posta a seguito degli open day organizzati da varie Regioni - Calabria compresa- proprio con il vaccino Az ed aperti anche ai giovani a partire dai 18 anni, e dopo che due casi di trombosi rare si sono verificati nelle ultime settimane in giovani donne. A questo proposito, rispondendo al question time al Senato, Speranza ha sottolineato che lo scorso 7 aprile il ministero, con una circolare, «ha già raccomandato l'uso preferenziale del vaccino AZ agli over-60 e Aifa ha ribadito che il profilo beneficio-rischio è più favorevole all'aumento dell'età». Queste valutazioni, ha anticipato, «saranno sicuramente considerate nel prossimo parere del Cts». Tutti i vaccini sono però «sicuri ed efficaci», ha precisato il ministro.
Il richiamo agli adolescenti
Sulla vaccinazione degli adolescenti che hanno fatto la prima dose con Astrazeneca, resta ora il nodo del richiamo cioè la questione di quale immunizzante utilizzare per la seconda dose nei giovani già vaccinati con lo stesso vaccino. Su questo punto, vari esperti si dicono favorevoli a completare comunque il ciclo vaccinale con Az. «In questo momento chi ha fatto la prima dose con un vaccino è bene che faccia la seconda dose con lo stesso vaccino. Ciò perchè le prove sperimentali che hanno portato all'approvazione di questi vaccini sono state fatte sulla somministrazione di due dosi per lo stesso vaccino e hanno dimostrato adeguate condizioni di sicurezza e di protezione», ha affermato Walter Ricciardi, consulente del ministro della Salute. Sulla stessa linea il virologo Fabrizio Pregliasco e l'infettivologo Massimo Andreoni, secondo i quali gli eventi avversi rari si sono verificati essenzialmente dopo la prima dose ed il rischio è bassissimo.
Il parere degli esperti
Una conferma arriva dal V Rapporto Aifa di Farmacovigilanza sui Vaccini Covid: i casi di trombosi venose intracraniche e in sede atipica in soggetti vaccinati con AZ sono in linea con quanto osservato a livello europeo, ovvero 1 caso ogni 100.000 prime dosi somministrate e prevalentemente in persone con meno di 60 anni. Nessun caso è stato segnalato dopo la seconda dose. Complessivamente su tutti i vaccini, sono 66.258 le segnalazioni di eventi avversi su un totale di 32.429.611 dosi somministrate (tasso di segnalazione di 204 ogni 100.000 dosi), di cui il 90% per eventi non gravi. La maggior parte riguardano Comirnaty di Pfizer (71,8%), il più usato (68,7% delle dosi somministrate).