L'avvocato Pietro Amara è stato arrestato dalla Guardia di Finanza nell'ambito di un'inchiesta sull'ex Ilva coordinata dalla Procura della Repubblica di Potenza e nella quale è coinvolto anche l'ex procuratore di Taranto, Carlo Maria Capristo. Per l'ex capo della Procura ionica è stato disposto l'obbligo di dimora a Bari. A quanto si apprende l'ordinanza comprende anche misure cautelari nei confronti di altri indagati.

I fatti contestati risalirebbero al periodo nel quale Capristo era procuratore a Taranto. Nel maggio 2020 Capristo è stato arrestato (tornato libero ad agosto) nell'ambito di un'altra inchiesta per la quale è attualmente a processo per tentata concussione, falso in atto pubblico e truffa aggravata.

Amara è al centro pure dell'inchiesta della Procura di Milano sul cosiddetto "falso complotto Eni": ai magistrati lombardi l'avvocato siciliano rilasciò dichiarazioni sulla presunta loggia Ungheria.