I presidenti di sei Paesi che si affacciano sul Mediterraneo firmano un appello all’Unione Europea e alla comunità internazionale: «Bisogna fermare e invertire gli effetti della crisi climatica, basta compromessi per ragioni politiche o economiche»
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«Non c'è più tempo da perdere, non c'è più tempo per scendere a compromessi per ragioni politiche o economiche. È imperativo agire e prendere iniziative urgenti ed efficaci. Tutti i Paesi del Mediterraneo devono coordinarsi e reagire, impegnarsi in uno sforzo collettivo per arrestare e invertire gli effetti della crisi climatica».
I presidenti di sei Paesi, tra cui l’Italia, hanno firmato un appello a tutti gli Stati del Mediterraneo, oltre che all‘Unione Europea e alla comunità internazionale, perché si cominci finalmente a reagire alla crisi climatica, facendo fronte comune per adottare politiche concrete, senza compromessi.
«Come previsto - si legge nell'appello - la crisi climatica è arrivata e ha raggiunto dimensioni esplosive, tanto che si parla ormai di Stato di emergenza climatica. Il Segretario Generale delle Nazioni Unite alla fine di luglio ha definito la crisi attuale uno stato di “ebollizione globale". I suoi effetti sono visibili soprattutto nella nostra regione, il Mediterraneo, che è gravemente colpita e a rischio immediato non soltanto di scarsità di acqua ed elettricità, ma anche di inondazioni, diffuse ondate di calore, incendi e desertificazione. I fenomeni naturali estremi stanno distruggendo l'ecosistema e minacciando la nostra vita quotidiana, il nostro stile di vita».
I firmatari dell’appello, tutti rappresentanti di Paesi che si affacciano sul Mediterraneo sono, oltre a Sergio Mattarella, il presidente della Repubblica di Croazia Zoran Milanovic, la Grecia di Katerina Sakellaropoulou, il presidente della Repubblica di Malta George Vella, il presidente della Repubblica del Portogallo Marcelo Rebelo de Sousa e il presidente della Repubblica di Slovenia Nataša Pirc Musar.
«È dovere di tutti noi agire in questa direzione e adottare politiche concrete volte a questo sforzo. Sensibilizzare l'opinione pubblica, educare e ispirare in tutti l'etica della responsabilità ambientale. Non solo per il presente, ma anche per il futuro dei nostri figli e delle generazioni che verranno. I Capi di Stato dei seguenti Paesi del Mediterraneo si impegnano a sostenere pienamente le iniziative di azione congiunta e fanno appello all’Unione Europea, agli altri paesi del Mediterraneo e alla comunità internazionale affinché mantengano questo tema in cima alla loro agenda politica».