Oscar Alberto Martinez e la sua figlioletta di due anni Angie Valeria hanno perso la vita nel tentativo di passare dal Messico agli Stati Uniti evitando il muro
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È una foto straziante quella che sta facendo il giro dei media in queste ore: lo scatto shock di una bambina di due anni abbracciata esanime al padre, entrambi morti annegati nel Rio Grande mentre cercavano di attraversare il confine tra Messico e Stati Uniti evitando il muro. Una foto destinata a diventare il simbolo della tragedia dei migranti dal Centro America e che indigna tutti gli americani. Una terribile immagine scattata sul fiume che separa il Messico dal Texas e che racconta la tragica storia di un uomo, un cittadino salvadoregno, Oscar Alberto Martinez e della sua figlioletta Angie Valeria, a caccia di quell’ambito sogno americano.
La foto che indigna l’America
I due corpi sono a faccia in giù, immersi nell'acqua torbida di un canneto, trasportati a riva dalla corrente sulla sponda sud del fiume. Si vede la bimba ancora con le scarpette, legata al padre da una maglietta con il quale l'uomo - probabilmente - cercava di tenere la piccola stretta a sè nel disperato tentativo di proteggerla. Il braccio della bimba è ancora attorno al collo del padre. La disgrazia sarebbe avvenuta domenica e i due corpi sono stati ritrovati lunedì.
Le salme saranno rimpatriate nei prossimi giorni. Il ministro degli affari esteri di El Salvador ha intanto invitato le famiglie che tentano di migrare negli Usa di ripensarci: «Non rischiate». Le principali emittenti Usa e i media sul web ripropongono in continuazione quelle immagini che sono come un pugno nello stomaco mentre cala una cortina di silenzio dalle autorità americane. L'unico tema a tenere banco politico riguarda la Camera a maggioranza democratica che stanzia 4,5 miliardi da destinare alla crisi del confine sud e la Casa Bianca già pronta al veto.
Mentre il massimo responsabile dell'agenzia federale che gestisce i campi al confine del Messico dove vengono trattenuti i bambini separati dalle famiglie illegali è costretto a dichiarare le dimissioni, dopo che un gruppo di legali ha testimoniato le condizioni terribili in cui i minori sono costretti a vivere: senza cibo adeguato, con scarsa assistenza medica, i neonati che vengono accuditi da altri minori. Una situazione che ha destato la preoccupazione anche del presidente Donald Trump. Tanto più che nell'ultimo anno sono ben sei i bambini che hanno perso la vita.