Inizialmente l'indicazione era stata quella del silenzio, poi anche il Movimento 5 Stelle ha sciolto gli indugi e ha aderito all'iniziativa lanciata via social da Carlo Calenda per la morte di Alexei Navalny, principale oppositore di Putin deceduto mentre si trovava in prigione. In extremis anche l'adesione della Lega che fa diventare la fiaccolata in Campidoglio, lunedì alle 18:30, una manifestazione totalmente bipartisan con l'adesione di tutte le forze politiche.

La prima ad aderire era stata Elly Schlein e via via anche le altre forze di opposizioni da Più Europa con Riccardo Magi, ad Alleanza Verdi e Sinistra con Angelo Bonelli a Italia Viva con Raffaella Paita. Intanto pure dalla maggioranza si sono fatte avanti le prime adesioni: Forza Italia, Noi Moderati. Quindi Fratelli d'Italia con Giovanni Donzelli. Alle fine solo M5S e Lega mancavano all'appello ma a stretto giro sono arrivate anche le adesioni del partito di Giuseppe Conte e Matteo Salvini.

A sera Calenda manda l'elenco dei partecipanti via twitter. Oltre ai partiti di maggioranza e opposizione ci sono anche Cgil, Csil e Uil. «Lunedì alle 18.30 a Piazza del Campidoglio ricordiamo Navalny e la sua battaglia per la libertà. Hanno aderito tutti i partiti. Forse è la prima volta nella storia recente del nostro Paese. Venite e diffondete. Viva Navalny, Viva la libertà», il commento social del leader di Azione.

«In Campidoglio lunedì, per ricordare con una fiaccolata Alexei Navalny. È importante che l’iniziativa lanciata da Carlo Calenda abbia raccolto una grande adesione trasversale. Dobbiamo esserci tutti, per dare un segnale forte di unità nella battaglia per la libertà e contro il regime di Putin, che soffoca il dissenso e uccide gli oppositori. Oggi più che mai è necessario schierarsi dalla parte giusta, senza ambiguità», scrive su twitter Mara Carfagna, presidente di Azione.

Intanto in Russia in centinaia sono scesi in piazza in decine di città per rendere omaggio al dissidente scomparso e la polizia ha fermato quasi 400 persone. Intanto alla madre del 47enne, che si è subito recata nella colonia penale in Siberia in cui è recluso, è stato riferito che Alexei Navalny è deceduto per "sindrome da morte improvvisa", mentre la salma sarà trattenuta fino alla fine dell'inchiesta.

«Non c'è alcun dubbio - ha affermato la portavoce di Navalny, Kira Yarmysh - che l'omicidio era stato pianificato. Ora chiediamo che il corpo di Navalny sia consegnato alla famiglia, e facciamo appello a tutti perché lo chiedano con noi. Questa è la cosa più importante che possiamo fare».