Circa venticinque militari della Kfor, tra cui 14 italiani, sono rimasti feriti nei gravi scontri fra truppe Nato e dimostranti serbi a Zvecan, nel nord del Kosovo. Degli 11 feriti italiani, tre sono gravi ma non in pericolo di vita: avrebbero riportato ustioni e fratture.

«Questo pomeriggio unità di Kfor sono state impiegate nel contenimento di violente manifestazioni nelle 4 municipalità del Nord del Kosovo. Durante il contrasto delle frange più attive della folla, diversi soldati del contingente italiano appartenenti al 9 reggimento Alpini l'Aquila, hanno riportato ferite da trauma con fratture e ustioni dovute all'esplosione di dispositivi incendiari. Prontamente soccorsi dalle unità mediche di Kfor, sono attualmente sotto osservazione del personale sanitario che ne sta accertando le condizioni», si legge in una nota del ministero della Difesa.

«Il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, segue l'evoluzione della situazione per il tramite del Comando Operativo di Vertice Interforze ed esprime vicinanza ai militari feriti e ai loro famigliari», conclude la nota.

«Voglio esprimere solidarietà ai militari della missione Kfor rimasti feriti in Kosovo durante gli scontri tra manifestanti serbi e polizia kosovara. Tra di loro 11 italiani, di cui tre in condizioni serie ma non in pericolo di vita. I militari italiani continuano ad impegnarsi per la pace». Lo scrive il ministro degli Esteri Antonio Tajani su Twitter.

La Difesa e il ministro Guido Crosetto esprimono «vicinanza e augurano una pronta guarigione ai militari Nato Kfor italiani, ungheresi e moldavi rimasti feriti negli scontri in Kosovo». Lo scrive su Twitter il ministero della Difesa.