Sono oltre mille dipendenti pubblici che hanno risposto positivamente, dall'avvio della campagna, alla call lanciata da Anci per andare nei Comuni romagnoli colpiti dalla recente alluvione. Al momento sono oltre 250 le persone presenti nei Comuni della Romagna, e altre si aggiungeranno nelle prossime settimane.

Le strutture tecniche delle amministrazioni che hanno dovuto far fronte all'esondazione di corsi d'acqua e alle precipitazioni eccezionali del mese di maggio, spiega il presidente di Anci Emilia-Romagna Luca Vecchi, sono sottoposte a una pressione paragonabile soltanto a quella che si è avuta durante il sisma del 20-29 maggio 2012: «Il loro sforzo non si esaurirà certamente in queste fasi di grande emergenza, ma continuerà per mesi e, per alcune funzioni, anche per anni».

«Ribadisco ancora una volta - continua Vecchi - il sostegno e l'appoggio degli uffici di Anci Emilia-Romagna per affiancare tutti coloro i quali volessero, in queste settimane, disporre forme concrete di solidarietà fra enti locali per aiutare chi, colpito dagli eventi calamitosi, deve far fronte sia all'ordinaria che alla straordinaria amministrazione, in condizioni nelle quali il personale è una delle risorse di cui più c'è bisogno. C'è ancora necessità di molte unità di personale e invitiamo i Comuni d'Italia a fare del loro meglio per continuare a inviare personale affinché possa essere garantita la continuità amministrativa».