Aula del Senato ha confermato la fiducia al governo posta sul dl aiuti, ma è una “fiducia” molto claudicante perché il M5s non ha partecipato al voto risultando assente alla prima e alla seconda chiama. Il premier Mario Draghi ha lasciato il Senato ed è salito al Quirinale dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Si attendono comunicazioni ufficiali: dimissioni di Draghi o tentativo di andare avanti con un’altra maggioranza parlamentare, anche se la prima opzione sembra la più probabile.

La discussione al Senato

Durante la discussione sul decreto Aiuti nell'Aula del Senato si sono susseguite le dichiarazioni dei partiti politici.
Matteo Renzi di Italia Viva ha rivolto un appello a Draghi affinché il governo vada avanti. Il Pd con Simona Malpezzi ha chiesto «responsabilità da parte di tutti», mentre per Vasco Errani di Leu occorre «verificare se un ultimo colpo di reni sia possibile».

Secondo Primo Di Nicola, capogruppo di Insieme per il futuro (il partito do Luigi Di Maio), «chi segue gli interessi di partito gira le spalle al Paese». La capogruppo del M5s al Senato Mariolina Castellone ha confermato il non voto sulla fiducia e sottolineato invece che «chi parla di responsabilità non votò il Pnrr con il Conte bis. Gli irresponsabili non siamo noi, irresponsabile è chi non dà risposte al Paese».

Nel centrodestra: FdI con Luca Ciriani ha sollecitato il ritorno alle urne. Dal Carroccio Paolo Tosato ha assicurato: «La Lega è leale ma se mancano le condizioni si voti». Per Anna Maria Bernini di Forza Italia «è evidente che se qualcuno non voterà la fiducia, oggi nascerà una nuova maggioranza di governo».

Cori tra il centrodestra e i 5S: «Tornate a casa!», «Vacci tu!»

Botta e risposta in aula al Senato tra i gruppi di centrodestra e il M5s, durante le dichiarazioni di voto sulla fiducia al decreto Aiuti. Durante l'intervento della capogruppo di Forza Italia, Anna Maria Bernini che invitava i senatori del Movimento 5 stelle a «tornare a casa con le nostre auto blu», dal centrodestra sono partiti cori rivolti ai pentastellati dicendo «A casa, a casa». In risposta, alcuni 5 Stelle hanno urlato: «Vacci tu!». La presidente del Senato ha poi ristabilito la calma, invitando a rispettare l'opinione di tutti.
Infine la votazione, che ha fatto registrare 172 Sì, 39 No, nessun astenuto.