Una vera e propria carneficina causata dalla calca durante i festeggiamenti. I dispersi sono ancora 355, mentre i feriti ricoverati in ospedale sono 82. Il presidente della Corea del Sud istituisce sette giorni di lutto nazionale
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Un bilancio che definire tragico è poco. Un vero e proprio massacro di giovani, con un’età media di vent’anni, quello che si è consumato a Seul, capitale della Corea del Sud, durante i festeggiamenti di Halloween. Al momento sono 153 i morti accertati, ma ben 355 persone risultano ancora disperse. Molte di queste probabilmente non sono state ancora rintracciate, ma non è escluso che il bilancio delle vittime non salga ulteriormente, anche perché i feriti ricoverati in ospedale sono 82, molti in gravi condizioni. Le vittime di nazionalità straniera sono 22, provenienti anche da Iran, Uzbekistan, Cina e Norvegia
Questi innumeri diffusi dal governo sudcoreano, che ha anche deciso di istituire sette giorni di lutto nazionale. Il presidente Yoon Suk-yeol ha affermato che questa tragedia «non avrebbe dovuto verificarsi.
Il disastroso assembramento si è venuto a creare ieri sera nel quartiere Itaewon, dove a migliaia sono rimasti intrappolati nel dedalo di strade strette, non riuscendo più a muoversi e a respirare, mentre la calca cresceva.
Le cause della bolgia mortale non sono ancora chiare ma un funzionario dei vigili del fuoco ha sostenuto che una grande folla si era accalcata in uno stretto vicolo vicino all'hotel Hamilton perché era stata avvistata una celebrità. Ad un certo punto qualcosa ha scatenato il panico e centinaia di persone sono rimaste schiacciate in scene apocalittiche riprese nel frattempo in decide di video che hanno fatto il giro dei social media in tutto il mondo. Almeno 50 persone sono morte per arresto cardiaco proprio a causa della pressione della folla.
I messaggi sui social, pubblicati all'inizio della serata, riportano le testimonianze di persone che dicono che l'area era così affollata da sembrare insicura. Ad un certo punto il serpentone umano ha cominciato a sbandare, a muoversi come un fiume in una direzione, ed è stato il caos. Persone che correvano, schiacciandone altre, grida e scene di panico.
Oltre 140 ambulanze sono state inviate sul posto ma per moltissimi non c'è stato nulla da fare: più di 400 soccorritori, provenienti da tutto il Paese, sono stati schierati in strada per curare i feriti. Il governo metropolitano di Seul nel frattempo emetteva messaggi di emergenza esortando le persone nella zona a tornare rapidamente a casa.