Scattati anche cori volgari e lo slogan “secessione, secessione”. Per Forza Italia «frasi di miserabile livello», mentre il leader del Carroccio è subito corso ai ripari: «Noi lavoriamo contro quelli che stanno a sinistra, se qualcuno vuole giocare è fuori»
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A Pontida, al tradizionale raduno della Lega, alcuni giovani del Carroccio hanno attaccato il leader di Forza Italia, Antonio Tajani, portando in corteo uno striscione con la scritta "Ius scholae in vista, Tajani scafista?". A cui poi si è aggiunto il coro "Tajani vaff...". Tra gli striscioni ieri a Pontida si leggeva anche "Salis, Orban ti aspetta". E poi, lo slogan "Secessione, secessione".
«Slogan volgari e frasi fatte di miserabile livello», così sono state definite da Paolo Barelli, presidente dei deputati di Forza Italia e il capogruppo azzurro al Senato, Maurizio Gasparri che, in una nota, hanno chiesto alla dirigenza della Lega di «prendere le distanze». Poco dopo è stato lo stesso leader del Carroccio Matteo Salvini a scusarsi.
Le scuse di Salvini
«Quei ragazzi sono 4 o 5 scemi, chiedo scusa a nome loro. Tajani è un alleato, ogni alleato è un amico» ha detto Matteo Salvini a Pontida. «È un alleato, in un momento in cui c'è il rischio di una guerra mondiale devastante, al lavoro perché non si arrivi allo scontro totale, non si può perdere tempo per beghe interne che non interessano a nessuno», ha aggiunto Salvini. «Noi lavoriamo contro quelli che stanno a sinistra, mi spiace che qualcuno sul prato sacro della Lega abbia mancato di rispetto a qualcuno».
«Non dobbiamo sbagliare niente, non stiamo giocando, rischio sei anni di carcere perché ho fatto quello che credevo, quindi non possiamo scherzare, gli avversari sono fuori, Tajani è un amico e un alleato, Meloni è una amica e un'alleata, se qualcuno vuole giocare il mondo è grande, ci sono tanti parchi gioco». «Gli attacchi alla maggioranza facciamoli fare alla Schlein e a Conte», ha detto ancora Salvini. «Se qualcuno vuole giocare, fuori dalle palle».
Tajani: «Grazie Salvini, anche per me ogni alleato è un amico»
«Grazie Matteo Salvini. Anche per me ogni alleato è un amico. La lealtà è il principio sul quale si regge la coalizione di centrodestra al governo dell’Italia» scrive su X Antonio Tajani, vicepremier e leader di Fi apprezzando le scuse del segretario nazionale della Lega che ha condannato i cori ingiuriosi dei giovani leghisti a Pontida.