Ognuno dei volontari viene sottoposto a tampone salivare, ma adesso il punto di raccolta ha quasi finito le forniture e chiede aiuto alle altre associazioni di beneficenza
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Nessuna domenica fuori porta. I giovani di Napoli hanno deciso di farsi trovare, puntuali, alle 8.30 di questa mattina per cercare il donatore giusto per il piccolo Alex. Un serpentone che da Palazzo Reale arriva fino al colonnato della Basilica di San Francesco di Paola. Una grande risposta di solidarietà, che dopo tre ore ha già visto utilizzati 700 tamponi su una fornitura complessiva di 1.150. Già. Tamponi. Perché quei ragazzi sono tutti lì per farsi mappare midollo, perché uno di loro potrebbe salvare la vita del piccolo Alex, bimbo affetto da una rara malattia genetica che potrebbe cagionare esito fatale senza un trapianto di midollo.
Alex, diciotto mesi, nato a Londra da papà veronese e mamma napoletana è tenuto in vita da un farmaco il cui effetto scema nel corso di 5 settimane. È per questo che Michele Franco, presidente Admo Campania, ha lanciato un appello alle associazioni di donatori di sangue. «Siamo venuti qui con 1.150 tamponi salivari, ce ne restano solo altri 300. Facciamo un appello alle associazioni dei donatori di sangue, Avis, Croce Rossa, Frates, Fidas: se hanno a disposizione delle autoemoteche per fare il prelievo di sangue, li aspettiamo in piazza. Ci sono tanti ragazzi, e noi stiamo terminando i tamponi. Abbiamo già messo in campo tutte le nostre forze».