Grazie a un panino la Calabria si afferma come una regione in cui la cucina domina la scena. Non a caso nel 2017 una rivista americana sceglie la Calabria come la regione in cui si mangia meglio. Il successo di Mi ‘Ndujo è legato alla genuinità e alla tradizione della cucina povera calabrese. «Attenzione! Se stai cercando marchi stranieri con prodotti surgelati, serviti frettolosamente senza permetterti di assaporare pienamente il tuo prezioso pasto, mi dispiace deluderti ma questo non è il posto giusto per te!». Così l’azienda nelle sue pagine Facebook. Per essere chiari e netti. Ne parliamo nel nuovo episodio di La sedia vuota, il podcast curato da Franco Laratta. Ospite Marco Zicca, il fondatore del più famoso "fast food" calabrese.

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Mi ’Ndujo è  una catena di fast food artigianale partita da Cosenza poco più di 15 anni fa: il successo del "Panino Sannizzo" è stato inarrestabile. Un panino antico che ci riporta ai tempi delle nonne, fatto di prodotti Dop italiani, Made in Calabria. Marco Zicca è partito dal panino della nonna, di sua nonna, ci racconta le difficoltà e i fallimenti dei primi tentativi. Poi la ripartenza con più energia, puntando tutto sulle eccellenze di Calabria.

Così Marco ha creato un impero con 120 collaboratori, 8 ristoranti tra Roma e Cosenza (Marconi e Metropolis), l’ultimo aperto lo scorso mese di settembre. Zicca è il fondatore, Ornela Nokaj, Eugenio Romano (responsabile marketing), Roberto Bonofiglio (fondi, sviluppo e ricerca) sono i soci di Mi 'Ndujo, una Pmi innovativa con tanto di brevetto depositato.

A Roma ora sono sono sei i punti vendita. In Calabria i punti Mi ‘Ndujo sono delle vere eccellenze che attraggono un pubblico giovane, ma anche le famiglie e quanti puntano alla qualità e alla genuinità dei prodotti della nostra terra. Per le prossime aperture si guarda, in Calabria alle piazze di Catanzaro e Corigliano-Rossano e, al Nord, a quella di Milano. L’obiettivo è arrivare nel prossimo anno a 20 sedi.