VIDEO | Chi lo ama, il mare ce l'ha negli occhi e nelle vene. Così accade che quando i flutti impietosi si riprendono brandelli di costa, sembrano portarsi via insieme pezzi dell'anima dei tropeani. È successo il 7 aprile scorso, quando un crollo ha interessato il promontorio sul quale si erge il Santuario della Madonna dell'Isola (ASCOLTA L'AUDIO)
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Il legame profondo tra il mare e chi se ne riempie gli occhi ogni giorno, chi ne respira l'odore ogni mattina. Gli storici affacci di Tropea su di un pezzo di Tirreno che sembra essere uscito da una tela sotto gli dagli abili colpi di pennello del pittore. Il mare si mostra ogni giorno eternamente diverso anche per chi abita questi posti da tutta una vita.
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Blu Calabria, il nuovo format Diemmecom, in onda dal 6 maggio su LaC Tv, si spinge a terra per scoprire come il mare influenza la vita nei borghi costieri e in che misura il ne scandisce i ritmi. Chi lo ama, il mare ce l'ha negli occhi e nelle vene. Così accade che quando i flutti impietosi si riprendono brandelli di costa, sembrano portarsi via insieme pezzi dell'anima dei tropeani.
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È successo il 7 aprile scorso, quando un crollo ha interessato il promontorio sul quale si erge il Santuario della Madonna dell'Isola, che separa la spiaggia della Rotonda da quella di Mare Grande. Fortunatamente il crollo non ha sorpreso nessuno sulla battigia, forse per via del giorno e dell'ora di rado frequentati da turisti e residenti.
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Niente sarà più come prima: a parte la messa in sicurezza, nessuno potrà restituire lo storico profilo all'Isola. Una sorte alla quale però i tropeani, seppur sbigottiti dall'accaduto, sembrano essere rassegnati: del resto, un tempo lo stesso promontorio interessato dalla frana era separato dalla costa, tanto da guadagnarsi il nome di isola e che i venti e le correnti hanno poi ricongiunto al lido. È il mare che distrugge e riplasma in uno spettacolo di bellezza infinita.