Oggi la mobilitazione generale lungo la "strada della morte". Cgil, Cisl e Uil intendono rilanciare il confronto con la Regione per impegnare il Governo a trovare i soldi necessari al completamento dell'opera
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Il primo passo è stato fatto. E sta bene a tutti. Ma il percorso è lungo: esattamente 400 chilometri. Cgil, Cisl e Uil non intendono inasprire il confronto con la Regione, ma rilanciarlo probabilmente sì per convincere il Governo centrale a una nuova assunzione di responsabilità: adottare l’ammodernamento di tutta la strada statale jonica “106” come priorità strategica nazionale. Al pari, cioè, del Ponte sullo Stretto o dell’Alta velocità ferroviaria, su cui ancora si attende chiarezza.
Stamattina la mobilitazione generale (di cui vi abbiamo raccontato qui), e a Dentro la Notizia, il format di LaC condotto da Pier Paolo Cambareri, l’ulteriore approfondimento con il contributo dei segretari regionali Angelo Sposato (Cgil), Tonino Russo (Cisl) e Santo Biondo (Uil). Intervistati i primi due in presa diretta da Salvatore Bruno, e l’altro da Tonino Raco, i rappresentanti sindacali hanno rilanciato i temi della mobilitazione che trova spunto da un concetto chiave sul quale tutti non possono che convergere: ben venga l’ultimazione del Terzo Megalotto che conduce a Roseto Capo Spulico e ben venga anche l’imminente progettazione dei lavori per il tratto compreso tra Sibari e Corigliano Rossano, ma per tutto il resto è necessario impegnare il Governo a trovare i fondi necessari (quasi 15 miliardi di euro) che cambierebbero volto e potenzialità di mezza Calabria. I problemi sono noti: viabilità precaria (la “106” è nota anche come “Strada della morte”) e isolamento del territorio, un isolamento che non può certo essere colmato con qualche volo in più da Crotone visto che per raggiungere la città pitagorica ci vuole un'eternità. Altro aspetto strettamente legato al tema: il rischio di realizzare il Ponte sullo Stretto che potrebbe rivelarsi una nuova cattedrale nel deserto: chi potrebbe raggiungerlo, ad esempio dall’Alto jonio cosentino, senza neanche il supporto di una rete ferroviaria adeguata?
Ecco, temi che hanno trovato impulso nel corso del format di oggi, risultati utili a riannodare i fili della cosiddetta “Vertenza Calabria”, la piattaforma ideata da Cgil, Cisl e Uil che contribuire, insieme al governo regionale, a fissare le priorità rispetto ai grandi temi dello sviluppo, della tutela ambientale, del lavoro, della sanità, dei trasporti. Non una mobilitazione contro, dunque, ma a favore. Una nuova apertura di credito al presidente Occhiuto, purché il capo della giunta regionale dimostri – al di là degli interessi di partito – di voler concorrere alle finalità condivise.
Puoi rivedere la puntata odierna di Dentro la Notizia su LaC Play.