Il sostituto procuratore di Catanzaro si racconta a Paola Bottero nella puntata di Vis-à-Vis in onda stasera
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Voleva fare la giornalista. Poi, a 17 anni, conosce Gherardo Colombo, giudice del pool di Mani Pulite in visita nel suo liceo. Lì capisce che quella della magistratura è la sua strada. È la ragazza che voleva sconfiggere la mafia, come il titolo del suo libro in parte autobiografico.
Dalla Calabria è andata a Pisa a studiare Giurisprudenza e oggi è sostituto procuratore a Catanzaro, nel team di Nicola Gratteri e vive, come lui, sotto scorta.
«Sono stata fortunata. Ho iniziato nel 2012 alla Procura di Reggio Calabria quando erano procuratori aggiunti Nicola Gratteri e Michele Prestipino. Oggi sono a Catanzaro, ancora con Gratteri. La sua parola d’ordine è “Veloci!”» racconta Frustaci «La cultura mafiosa si combatte con la cultura della legalità, ma non isolando, bensì cercando di capire e mostrando ai ragazzi che ci sono altre possibilità. Il vissuto quotidiano influenza tantissimo quello che diventeremo. Non bisogna chiudersi, ma dialogare».
Annamaria Frustaci sarà ospite della puntata di Vis-à-Vis in onda questa sera, giovedì 23 marzo. Dagli studi de LaCapitale, il sostituto procuratore di Catanzaro racconterà a Paola Bottero l’infanzia a Catanzaro con la sua famiglia numerosa, la scelta di diventare magistrato e gli studi a Pisa. Un viaggio in treno con suo padre, che la convince a restare a studiare nella città toscana quando lei comincia ad avere dei dubbi e pensa di ritornare subito in Calabria, perché capisce in quel momento che dovrà stare lontana per tanto tempo.
«La Calabria ce la farà» dice Frustaci «ma solo se si comincerà ad investire in formazione e professionalità. Bisogna mettere il territorio in condizione di offrire delle opportunità, solo così smetterà di essere il fanalino di coda d’Europa. Ma è un discorso corale che riguarda le istituzioni, non si possono chiedere atti di eroismo ai cittadini». La puntata è disponibile su LaC Play.