VIDEO | Gli investimenti nello scalo hanno portato ai grandi risultati del 2022, ma cosa manca? Ne abbiamo parlato nel corso della trasmissione condotta da Alessandro Russo
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Una superficie di 620 ettari, 5.125 metri di banchine, fondali fino a 18 m di profondità. È il porto di Gioia Tauro, uno dei più importanti hub per traffico dei container del Mediterraneo, il più grande terminal italiano per il transhipment, il luogo, cioè, dove i container vengono scaricati dalle grandi navi per essere caricati su unità più piccole.
Dopo un momento difficile in cui il porto rischiò seriamente di chiudere, con un calo del traffico container e il licenziamento di quasi 400 persone, oggi l’attività di Gioia Tauro è in piena ripresa, movimentando circa 3 milioni di container l’anno e impiegando più di 4000 lavoratori.
Nel 2022, la crescita esponenziale del traffico container e veicoli posiziona lo scalo come quinto del Mediterraneo. Cosa serve oggi perché il porto di Gioia Tauro sia la grande occasione di sviluppo per la Calabria? Quali investimenti sono in campo? Del sistema portuale calabrese, con Gioia Tauro capofila e i porti di Corigliano, Vibo Marina, Palmi e Crotone, si è parlato nell'ultima puntata di Link, il format in onda ogni giovedì su LaC Tv.
Con Alessandro Russo sono intervenuti il presidente dell'Autorità Portuale dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio, Andrea Agostinelli e il dirigente delle Sedi Periferiche Alessandro Guerri.
«Oggi Gioia Tauro funziona benissimo - dice il presidente Agostinelli - ma bisogna sviluppare l’attività retroportuale che lo serva, è lì che mancano i veri investimenti. Stiamo finalmente colmando 25 anni di inerzia. Solo nel 2022 sono transitati a Gioia Tauro più di 900 convogli ferroviari, questo sarà il tassello fondamentale per fare di Gioia Tauro il porto che vogliamo».
Alessandro Guerri parla delle riqualificazioni nei porti minori come Vibo e Crotone e, soprattutto, del grande sogno per Corigliano Calabro: «Qui potremmo realizzare un grande parco eolico off shore -spiega Guerri- Corigliano può diventare un hub per la produzione di energia rinnovabile. Abbiamo già investitori interessati e le pale eoliche sarebbero installate al largo, senza toccare il territorio».
In collegamento anche Francesco Russo, Ordinario di Ingegneria dei Sistemi di Mobilità Sostenibile dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria.
«Per Gioia Tauro è un periodo felice, perché vediamo i risultati di investimenti fatti in passato -dice Russo- Oggi serve investire nella zona sud, completare la banchina. Questo, più il Gateway ferroviario, potrebbe dare lavoro ad altre quattromila persone nel porto. A Genova e Trieste è arrivato 1 miliardo di euro, a Gioia Tauro zero, ma la domanda è se le giuste risorse sono state chieste. La Calabria deve esigere risorse anche per Gioia Tauro».
La puntata è disponibile su LaC Play.