Torna la trasmissione curata e condotta da Franco Laratta. Appuntamento alle 21 su LaC
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Don Domenico Piro inneggia ai piaceri della carne contro un potere opprimente e violento dell’epoca. Il suo è un inno alla libertà, all’amore, alla rivolta.
“Vedove, maritate e nubili io prendo, affamate, ricche, nobili e farabutte, e giovincelli, vecchie, belle e brutte come un nibbio. La nera e la brutta mi danno conforto, la bianca e la rossa mi fanno innamorare, e spesso mi eccita la faccia smorta. Chine mantena la gente e le Regine? Chine fa tanti Papi e Cardinali? Tanti re, mperaturi, e Uffiziali?”
Duonnu Pantu, al secolo Domenico Piro, nacque ad Aprigliano nel 1664 e morì a soli 35 anni. Sacerdote colto e anticonformista, appartenente ad una famiglia di notai, è il primo poeta dialettale calabrese.
Un poeta che lotta contro ogni forma di potere che si impone e schiaccia le libertà della gente, soprattutto dei più giovani in preda alla disperazione. La poesia erotica di don Domenico è una forte reazione a quanti per oltre un secolo hanno duramente schiacciato e mortificato la vita sociale e culturale cosentina, succube di una ferocissima inquisizione che colpì indistintamente preti e laici.
Ospiti della puntata: Daniel Cundari, scrittore e poeta, Mirko Iaquinta è Don Jorge Piro, pronipote di Duonnu Pantu e parente del Papa. Giudice la professoressa Silvana Gallucci. Appuntamento questa sera alle 21 su LaC Tv, canale 11 del digitale terrestre, 411 TivuSat e 820 Sky.