Una novità rilevante riguarda l’esclusione dei finanziamenti delle attività legate ai combustibili fossili. L’approvazione definitiva spetterà al prossimo parlamento europeo
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Il Parlamento europeo ha adottato delle nuove regole di finanziamento per rafforzare la coesione economica, sociale e territoriale dell'Ue. I deputati hanno infatti approvato una risoluzione legislativa per il Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) ed il Fondo di Coesione, che finanziano la politica di coesione rivolta a tutte le regioni ed in particolare a quelle in ritardo di sviluppo.
Una parte significativa del Fesr sarà destinata alla crescita intelligente e l'economia verde. Nel testo approvato si stabilisce che le regioni dovrebbero spendere almeno quote che vanno da un terzo ad un 50% dei finanziamenti ricevuti per l’innovazione mentre un altro 30% dovrà essere destinato alla lotta contro il cambiamento climatico e all'economia circolare.
La gestione dei fondi europei deve tener conto della diversità territoriale, economica e sociale delle regioni europee, che traggono i maggiori benefici dalla politica di coesione. I finanziamenti Ue verrebbero pertanto assegnati a livello regionale sulla base del prodotto interno lordo (Pil) pro capite, piuttosto che a livello nazionale e sulla base del rapporto del reddito nazionale lordo, come avvenuto finora.
Una novità rilevante, che ha avuto il plauso di associazioni di categoria e gruppi di interesse in tutta l’Ue riguarda l’esclusione dei finanziamenti delle attività legate ai combustibili fossili dai finanziamenti europei. L’approvazione definitiva delle nuove regole spetterà al prossimo parlamento europeo che dovrà iniziare le negoziazioni con gli Stati, come da regolare procedura legislativa in sede europea.