Dario Scannapieco, vicepresidente della Banca europea per gli investimenti, presenta a Milano i finanziamenti per le imprese: e approfitta per lanciare un monito importante: diffidare degli impostori.
«Ci sono loschi figuri – ha affermato il dirigente - che girano per l'Italia proponendosi come intermediari. È in corso un'inchiesta penale, e ribadisco che per entrare in contatto con noi basta mandarci un'email. Noi vogliamo essere un aiuto per le imprese. Noi – conclude - siamo la parte dell'Unione europea che vuole sedersi al fianco degli imprenditori e non dall'altra parte del tavolo».

 

Cifre importanti: focus donne e sociale

Ma di che aiuto stiamo parlando? Le cifre sono consistenti. La Bei ha firmato con Unicredit un accordo da 50 milioni di euro per sostenere in Italia gli imprenditori sociali, ad iniziare dalle donne. Possono beneficiarne imprese ed enti no profit con un fatturato annuo che non supera i 30 milioni di euro. L'obiettivo? Erogare prestiti più convenienti, massimo 500mila euro ciascuno, tetto complessivo di 50 milioni totali. Sarà Unicredit che selezionerà le iniziative sulla base del loro impatto sociale e gestirà l'erogazione dei fondi. Condizione per accedervi è essere una società innovativa con meno di 3mila dipendenti e un capitale proprio. Il tasso di interesse del prestito è di mercato e si può pagare alla fine dei 5 anni del finanziamento. Previste anche opzioni sulle azioni della società o la percentuale su utili futuri. Il periodo di 5 anni consente inoltre una programmazione favorevole e non frequente, in un mondo finanziario spesso troppo a corta veduta.
«La finanza inclusiva e quella a impatto sociale sono strumenti chiave per le istituzioni europee», ha sottolineato Scannapieco. «Continuiamo a sostenere la crescita delle aziende italiane, in modo da farle diventare generatori di impatto sociale positivo nelle comunità in cui operano», ha fatto eco l'ad Unicredit Jean Pierre Mustier.