Ieri a Roma una grande, spettacolare piazza per un’Europa forte, unita, libera. Una piazza stracolma con un’unica bandiera.
E nessuno pensi che siano cose lontane da noi. Perché non è così. Ci stiamo giocando il futuro di 27 paesi, il futuro della Calabria. Ma soprattutto il futuro delle nuove generazioni che conoscono solo un’Europa libera, senza frontiere, senza confini, che ha portato pace, progresso e libertà.

Con l’Europa è scoppiata la pace fra quegli Stati che per secoli si sono brutalmente contrapposti. Dalla guerra dei 100 anni per finire alla seconda guerra mondiale, con milioni di morti.

L’Europa unita serve a tutti, anche a noi che siamo la porta dell’Europa che guarda ai paesi del Mediterraneo e al mondo nord africano. Ed è da queste realtà che può venire per l’Italia e per il sud un’ occasione. Una sfida. Il futuro.
La Calabria che invecchia e si spopola troppo rapidamente, deve guardare avanti con coraggio, perché il proprio futuro non verrà da lontano, ma è molto vicino. Noi, l’Europa, il Mediterraneo.

Oggi l’Europa è in pericolo. La manifestazione di Roma rilancia il progetto europeo: “Per un’Europa libera e unita” forte e con una voce sola.

Ma per tanti, l’Europa rappresenta ancora un problema. Le nostre imprese soffrono per gli eccessi delle burocrazie regionali, nazionali ed europee. Questo deve cambiare. La Calabria esporta molta parte della sua produzione agroalimentare. Ed ha bisogno di un’Europa più attenta alle imprese, alle quali destina ingenti risorse. Ora che l’ombrello americano è venuto meno e la Russia è una minaccia, mentre la Cina si sta comprando mezzo mondo, c’è bisogno di un’Europa unita, ma prima di tutto abbiamo bisogno di un’Europa di pace e di libertà. E su tutto serve “Unire gli europei per unire il mondo”.
Perché l’Europa siamo noi!