Lo sviluppo economico della Calabria al centro della trasmissione di approfondimento di LaC Tv: «Abbiamo un tessuto produttivo vivo che può essere utile per coltivare un sentiero di crescita. Ma bisogna costruire tutt’attorno un contesto: trasporti, infrastrutture, capacità amministrativa e soprattutto capitale umano»
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C’erano una volta le 8 Zes regionali. Poi è arrivata la Zes unica. Obiettivo semplificare la gestione, ma il cambiamento è ancora atteso alla prova dei fatti.
Al centro della nuova puntata di Dentro la notizia, andata in onda oggi su LaC Tv (rivedi su LaC Play), l’economia e lo sviluppo delle imprese calabresi. In studio con Pier Paolo Cambareri il presidente di Unindustria Calabria, Aldo Ferrara.
È toccato a lui analizzare il prima e il dopo. «Sono due modelli completamenti diversi. Prima perimetrati, in cui c’era soggetto commissariale che procedeva a fornire l’autorizzazione unica. A parte si attivava con l’Agenzia delle entrate il credito d’imposta. Adesso la Zes unica ha l’obiettivo di semplificare tutti processi autorizzativi per ampliare il raggio d’azione. Questo perché sembra che i grandi gruppi nazionali e internazionali siano attratti dalla semplificazione delle procedure per i loro investimenti».
In Calabria da fine luglio sono state 20 le autorizzazioni concesse, altre venti erano già state concesse, sottolinea il presidente di Unindustria: «Sembra ci sia buon andamento».
«Ci sono state 10 miliardi di euro di richieste – dice ancora Ferrara –. È un effetto positivo perché significa che c’è voglia di investire. Ma in quest’arco di tempo c’è stata una corsa alla prenotazione delle risorse senza avere contezza di quello che avrebbe comportato l’investimento. Però siamo intervenuti come sistema di Confindustria e abbiamo ottenuto il raddoppio delle risorse».
Ottimista, dunque, la visione di Aldo Ferrara che vede nel coordinamento affidato a Giosy Romano «una buona notizia». Ma perché la Zes funzioni c’è bisogno innanzitutto di riqualificare le nostre aree industriali.
La Calabria verso il futuro
Agrindustria e turismo: sono questi i settori vocazionali della Calabria, come sottolineato da Ferrara. «Ma guardiamo anche alla fabbrica del futuro, all’economia del mare. Settori che fanno parte della strategia Step che mira a promuovere le tecnologie strategiche per l’Europa: economia circolare, digitalizzazione, biotecnologie».
E poi un passaggio sull’autonomia differenziata, su cui Ferrara si mantiene guardingo: «Procediamo con cautela – dice –. Al momento non sono chiari né i rischi né i benefici».
In Calabria, però, non è tutto nero. «Esiste una narrazione pregiudiziale ingenerosa della Calabria nel resto del Paese – chiarisce Ferrara –. Pur considerando il fatto che nelle classifiche economiche siamo ultimi, c’è da dire che nel 2023 Bankitalia ha rilevato come siano cresciuti gli investimenti delle imprese in materia di efficientamento energetico e sostenibilità ambientale. Ci troviamo dinanzi a una tendenza che va sostenuta e incoraggiata».
Come? «Abbiamo un tessuto produttivo vivo che può essere utile per coltivare un sentiero di crescita – spiega il presidente –. È evidente che bisogna costruire tutt’attorno un contesto: trasporti, infrastrutture come l’Alta velocità, capacità amministrativa e soprattutto capitale umano: se continuiamo a perdere giovani questo non è uno due problemi, è il problema».
Infine, l'appuntamento: il 18 ottobre il grande evento per i 50 anni di Unindustria Calabria all'Università Magna Graecia di Catanzaro, con la partecipazione dei vertici nazionali dell'associazione, rappresentanti politici e istituzionali.