La richiesta proviene dalla giunta targata Fiorita: «La città possiede le condizioni necessarie a favorire lo sviluppo delle piccole, medie e grandi imprese»
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La giunta comunale di Catanzaro, presieduta dal sindaco Nicola Fiorita, ha approvato, su proposta dell'assessore alle Attività economiche Antonio Borelli e di quella all'Urbanistica Giusy Iemma, l'atto di indirizzo finalizzato alla richiesta di rimodulazione della Zes Calabria, con la sua estensione alla città di Catanzaro e, in particolare, all'area di Germaneto.
Le Zes Germaneto
Le Zes sono le Zone economiche speciali all'interno delle quali le imprese già operative o di nuovo insediamento possono beneficiare di agevolazioni fiscali e di semplificazioni amministrative. Attualmente, è scritto in una nota del comune, l'elenco dei comuni o delle loro porzioni ricadenti in nell'area Zes della regione Calabria comprende il macronodo Gioia Tauro, le aree dei porti, quelle degli aeroporti e quelle degli agglomerati industriali. Con la sua decisione, l'esecutivo Fiorita ha deciso dunque di proporre al commissario straordinario del Governo della Zes Calabria, Giosy Romano, di rimodulare la Zona economica speciale con l'inserimento nell'elenco dell'area di Catanzaro, intendendo promuovere, in particolare, quella del territorio comunale denominata "Zes Germaneto", con una estensione che secondo gli elaborati tecnici copre una superficie di circa 350 ettari.
«Abbiamo ritenuto - spiega Borelli - che la Città di Catanzaro possieda le condizioni necessarie a favorire lo sviluppo delle piccole, medie e grandi imprese. Condizioni che, a nostro avviso, ben si sposano con le peculiarità delle Zone economiche speciali e i requisiti per poterne fare parte. Soprattutto in questo particolare frangente, in cui la Zes Calabria è oggetto di una riflessione complessiva finalizzata a capire se, a parità di superficie totale, vi sia spazio per altri territori beneficiari. Come Amministrazione comunale, abbiamo deciso di proporci per almeno due motivazioni che riteniamo abbastanza valide. La prima è di ordine geografico e infrastrutturale ed è ancorata all'asse tra i due mari, che corre lungo la Statale 280 e il tracciato ferroviario, e che sarebbe ancora più funzionale per favorire un ulteriore rafforzamento dell'area centrale della Calabria».
«La seconda motivazione - continua Borelli - è di carattere per così dire identitario, visto che l'area industriale di Catanzaro che noi proponiamo accentuerebbe quel ruolo direzionale a valenza regionale che ha già preso corpo da tempo grazie alla presenza di presìdi strategici quali sono la Cittadella Regionale, l'Università Magna Graecia, il Centro agroalimentare e la neonata azienda ospedaliera universitaria Dulbecco. Non va dimenticato, in più, che la zona che abbiamo individuato è collocata nel contesto di altri territori, diversi da quello comunale, ma che tuttavia hanno sviluppato la medesima vocazione alla direzionalità». «Noi pensiamo quindi - afferma ancora l'assessore - che sia giunto il tempo di inserire Germaneto in quell'ottica di sistema che finora è mancata e che invece, proprio grazie alla Zes, potrebbe esprimere tutte le sue potenzialità su terreni importanti come la produzione, l'innovazione o la ricerca. Queste ultime legate a investimenti sostenibili e ad alto valore aggiunto lungo i cosiddetti asset intangibili che si sviluppano intorno alla conoscenza e al sapere, che si fanno così acceleratori dello sviluppo».