Altroconsumo ha confrontato i prezzi dei biglietti nei due diversi periodi. Nel clou delle feste per la tratta Milano Lamezia Terme si arriva a spendere 448 euro. Messe peggio solo le Isole
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Prezzi alle stelle per i biglietti aerei delle vacanze di Natale. E la Calabria, insieme alle Isole, registrano le cifre più alte. Altroconsumo ha confrontato i costi dei voli in diversi periodi (andata e ritorno per una persona nel periodo clou delle festività - dal 23 dicembre al 2 gennaio - e poi in un periodo meno “trafficato” - dal 13 gennaio al 23 gennaio 2024) su otto tratte nazionali, per le isole e non solo. Sono enormi le differenze tra alta e bassa stagione con in testa le isole: da Milano a Catania per le vacanze si può arrivare a spendere il 1.130% in più.
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Anche la Sardegna e la Calabria hanno costi elevatissimi, con voli che arrivano anche a oltre 470 euro. In media la differenza di prezzo fra i due periodi è del 301%. L’organizzazione invierà i risultati dell’indagine all'Antitrust.
Un viaggio aereo A/R per le vacanze natalizie costa in media 288 euro, contro i 72 euro di un viaggio a gennaio. La Sicilia insieme alla Sardegna - ma anche la Calabria - dominano la classifica delle differenze maggiori: subito dopo Catania c’è Lamezia Terme, dove la differenza tra i due periodi è dell’830% (un volo da Milano sarebbe costato 448 euro a Natale contro i 48 in bassa stagione). Poi c’è Palermo, dove un volo nei festivi (sempre da Milano) sarebbe costato 336 euro contro i 39 euro di gennaio, per una differenza del 758%. Dopo le città siciliane, c’è Cagliari: 477 euro contro 76 euro e una differenza del 527%. Le differenze più contenute sono da Roma a Olbia (11%, da 98 a 89 euro); e anche da Roma a Milano, dove la variazione è nulla: il biglietto in entrambi i periodi sarebbe costato sempre 91 euro.
Mediamente chi viaggia verso la Sicilia e la Sardegna avrebbe speso 301 euro durante le Feste contro i 61 euro di gennaio (differenza del 395%), mentre per chi viaggia all’interno della Penisola, in media, si passa dai 274 euro dell’alta stagione agli 83 euro della bassa (differenza del 232%).
Perché durante il periodo natalizio i prezzi sono così elevati, in particolare per alcune tratte? La prima risposta, sottolinea Altroconsumo, che potrebbe venire in mente risiede nelle classiche dinamiche di mercato: se la domanda sale, anche il prezzo sale, ma c’è troppa sproporzione per dire che tutto dipenda solo dall’aumento della domanda.
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Un altro fattore oggettivo che potrebbe concorrere all’aumento del prezzo dei voli è il costo del carburante: i prezzi del greggio sono calati e, anche se non conosciamo la correlazione di questi prezzi con quelli del carburante per aerei, ipotizziamo che – dato il calo del greggio – questa voce di costo non sia sufficiente a spiegare gli aumenti registrati. La spiegazione non è quindi semplice e i risultati completi della rilevazione fanno ipotizzare politiche di prezzo anomale su molte tratte italiane, in particolare per le isole. Altroconsumo invierà i dati di questa analisi all’Antitrust per contribuire alla sua indagine sui prezzi dei voli aerei.