È stato inaugurato questa mattina il molo di sottoflutto di Villa San Giovanni. Una cerimonia, officiata dall’arcivescovo metropolita di Reggio Calabria-Bova, monsignor Giuseppe Fiorini Morosini, che sottolinea un traguardo per l’amministrazione comunale retta da Giovanni Siclari. Si tratta di un’opera che ha una storia lunga, ben 16 anni, ossia dal 19 giugno del 2003, data della firma della prima ordinanza che a causa del trasferimento delle competenze in materia di decreto emergenza al comune villese e  poi per l’avvicendarsi di ben tre diverse amministrazioni, non riusciva mai a concretizzarsi. L’infrastruttura marittima che potrà ospitare 300 imbarcazioni, rischiava quindi di essere una delle tante incompiute sul territorio.


«Poter consegnare quest’opera alla città è per me un grande orgoglio - ha affermato il primo cittadino Siclari alla nostra testata -. Siamo riusciti a superare una situazione di stallo e d’impasse che durava da troppo tempo e oggi consegniamo all’intera area dello Stretto un punto strategico per lo sviluppo di tutta l’area metropolitana».


All’inaugurazione hanno preso parte anche rappresentanti della regione Calabria, in vice sindaco della città metropolitana e il senatore forzista Marco Siclari il quale ha ribadito la centralità di Villa San Giovanni e dei comuni limitrofi nell’area nel bacino del Mediterraneo.


«L’inaugurazione del molo – ha dichiarato il vicesindaco metropolitano Mauro – è la rappresentazione plastica di un territorio che non resta chiuso nella morsa del suo mare, ma gli va incontro, lo accoglie, lo rende parte nodale nella crescita economica e sociale della sua gente. Della nostra gente. Non saremo più semplici spettatori di fronte alla bellezza del nostro mar Mediterraneo. Con lui, invece - ha concluso Mauro - saremo protagonisti nel cammino verso lo sviluppo ed il miglioramento delle nostre condizioni di vita permettendoci, perché no, di allargare i nostri orizzonti e la nostra visione sul mondo. La provincia di Reggio Calabria, infatti, adesso ha uno sbocco in più che consentirà d’incentivare il flusso turistico nell’area». Adesso occorrerà effettuare altri passaggi tenico-burocratici come l’installazione degli arredi portuali ed è per questo che continuerà il dialogo tra le varie Istituzioni.