Dopo la chiusura dell’Istituto di Vigilanza Nottura e Diurna di Catanzaro, denuncia il sindacato, un gruppo di lavoratori è rimasto senza lavoro
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«Chiediamo al Prefetto di Catanzaro farsi promotore di un tavolo/incontro con la partecipazione di tutti gli Istituti di Vigilanza presenti sul territorio calabrese per affrontare insieme il serio problema dei lavoratori del comparto Vigilanza Privata». E’ quanto afferma in una nota il Segretario Generale Fisascat Cisl Calabria Fortunato Lo Papa in merito alla situazione drammatica che stanno vivendo numerosi lavoratori e le loro famiglie che lavoravano nell’Istituto di Vigilanza Privata Notturna e Diurna di Catanzaro.
Un istituto a cui, spiega Lo Papa, «il 14 Gennaio 2019 è stata ritirata la licenza con la conseguente chiusura dell’Istituto e il licenziamento di tutti i lavoratori. Questo ha creato un serio problema sociale e al contempo al tessuto economico/produttivo di Catanzaro. Sembra però che gli unici ad accorgersi di questa disgrazia e sulla loro pelle siano solo i lavoratori coinvolti».
« In tutti gli appalti che si sono rinnovati siamo riusciti a ricollocare il personale presente. Purtroppo ci sono però un gruppo di lavoratori che non ricadono in appalti specifici e che oggi si ritrovano fuori dal mercato del lavoro. A loro tutti esprimiamo vicinanza e solidarietà per il difficile momento e chiediamo pertanto al Prefetto con estrema urgenza – incalza il Segretario - come già formulato per iscritto, di farsi fautore e sostenitore di un incontro unitamente a tutti gli Istituti di Vigilanza Privata che svolgono attività sul nostro territorio affinché si maturi la sensibilità necessaria per poter cercare insieme una soluzione al problema che permetta a questi lavoratori di poter continuare a svolgere con dignità il proprio lavoro e per scongiurare altre complicazioni che purtroppo potrebbero accadere».