Contrattare il futuro agroalimentare per la persona e il lavoro. È stato questo il filo conduttore del sesto Congresso regionale della Fai Cisl Calabria tenutosi a Vibo Valentia alla presenza del segretario nazionale Luigi Sbarra e presieduto dal segretario generale della Cisl Calabria, Paolo Tramonti.

 

Numerosi gli ospiti intervenuti, istituzioni, Regione Calabria, politici, università, aziende agroalimentari e del legno, Organizzazioni agricole, i rappresentanti di Cgil, Uil e del mondo imprenditoriale. Il partecipato dibattito è stato aperto da una corposa ed approfondita relazione introduttiva di Michele Sapia, segretario regionale Fai Cisl Calabria. Sapia ha esortato i delegati «a non cedere alla rassegnazione ed all'idea che per la Calabria non ci sia nessuna esperienza e possibilità di riscatto».

 

«La Fai Calabria – ha sottolineato Sapia - fa propri gli impegni del presente e del futuro: sistema Ambientale, sistema Agroalimentare, Sistema Allevatoriale e Sistema Pesca sono le sfide che abbiamo davanti e per le quali, come Fai Cisl Calabria, dobbiamo, tutti insieme, consolidare la nostra azione quotidiana e rilanciare il nostro protagonismo sindacale. Veicolando – ha evidenziato Sapia - un preciso messaggio: i giovani calabresi; è necessario infatti nutrire il cambiamento per il territorio calabrese. E dobbiamo farlo tutti assieme».

 

Sapia ha poi aggiunto: «Abbiamo lavorato e continuiamo a lavorare per qualificare il settore agroalimentare che deve dovrà essere il settore trainante della Calabria. Cosi come – ha poi concluso -, l’agricoltura va candidata come settore per la crescita e lo sviluppo di questa regione». Dal canto suo, Luigi Sbarra, segretario nazionale della Fai, ha rivendicato con soddisfazione l’approvazione della Legge sul caporalato, che però – secondo Sbarra -, non può rimanere chiusa nei cassetti, va attuata per debellare definitivamente il triste fenomeno del caporalato. «L’azione della Cisl e della Fai – ha affermato infine – è fatta di dialogo, di confronto, e sui contenuti».