Continua ad oltranza la mobilitazione dei  dipendenti dell'amministrazione provinciale di Vibo Valentia, da giovedì in stato di agitazione. Una protesta riesplosa in tutta la sua drammaticità dopo l'ennesimo ritardo nel pagamento dello stipendio. E oggi, alla protesta dei circa 400 padri e madri di famiglie si unisce la polemica tutta interna tra il presidente dell'ente Andrea Niglia e i consiglieri Vitaliano Papillo e Franco Barbalace. "Rei - afferma oggi Niglia - di sollevare sterili polemiche e di strumentalizzare politicamente una situazione che, per i lavoratori della Provincia e le loro famiglie, è oramai divenuta drammatica». A fare scoppiare la querelle l'incontro di ieri a Palazzo Alemanni tra una delegazione di lavoratori e il vice presidente della Regione Calabria, Enzo Ciconte. L'assenza del presidente Niglia al tavolo regionale, non è andata giù ai due consiglieri che lo hanno fortemente contestato. E la risposta di Niglia non si è fatta attendere.  «La tutela e la salvaguardia del posto di lavoro dei dipendenti della Provincia di Vibo Valentia - dice il principale inquilino di palazzo ex enel - così come l’impegno a risolvere, al più presto, il problema stipendi, rappresentano una priorità del presidente e della stragrande maggioranza dei consiglieri provinciali.
Rivolgendosi poi ai dipendenti in  protesta  Niglia ribadisce il suo impegno politico e amministrativo per tentare di dare, nel più breve tempo possibile, risposte ai lavoratori dell’Ente, da mesi senza stipendio, e provare, quindi, responsabilmente, insieme a loro, a garantire, quantomeno, i servizi minimi ai cittadini della nostra provincia».