Una serie di assemblee itineranti, nei Comuni chiamati al voto il 12 giugno: è così che si organizzano i tirocinanti della Piana reggina per tornare a sensibilizzare sulla loro vertenza. La prima si è tenuta a San Ferdinando, dove i lavoratori – proveniente anche da Reggio Calabria e da Scilla – sono stati ricevuti dal sindaco Andrea Tripodi. «Continuiamo a contare zero nell’agenda della politica», ha attaccato Rosa Ferrandello che presta servizio nel municipio di Polistena. I manifestanti hanno ricordato le prospettive che erano state aperte dall’approvazione dell’emendamento presentato dal parlamentare Francesco Cannizzaro e dell’allora deputato Roberto occhiuto.

«Ha avuto il merito di far uscire la vicenda dai confini nazionali – ha ricordato Loredana Macrì, tirocinante del Gom di Reggio Calabria – ma ora bisogna dare un seguito convocando il tavolo interministeriale promesso: in questa fase tanto è stato fatto per i cosiddetti tirocinanti ministeriali, mentre per quelli impiegati negli enti nulla si muove».    

Appello al ministro Brunetta, quindi, ma anche alla Regione per proseguire un lavoro politico lasciato a metà per gli oltre 4 mila tirocinanti calabresi che sentono lontana la stabilizzazione anche in questa fase ricca della programmazione. «Nulla è previsto per noi anche se il Pnrr contempla la possibilità di rimpinguare le piante organiche», ha incalzato Francesco Creazzo che lavora nel municipio di Scilla, mentre Valeria Genua ha rilevato che nel bando a cui sta lavorando il comune di Reggio Calabria non ci sarebbe nessuno incentivo per i tirocinanti «con l’amarezza che dopo che gli enti ci hanno formati, utilizzando i fondi destinati, il nostro diritto viene calpestato».