Il consigliere regionale Antonio Lo Schiavo ha incontrato una delegazione dei 18 lavoratori della discarica Alli di Catanzaro per i quali la società ha avviato la procedura di licenziamento. «Più della metà della forza lavoro in servizio nel sito ha ricevuto la lettera per l’avvio delle procedure di licenziamento da parte di Alli Scarl, la società consortile che gestisce l’impianto. Ho voluto ascoltare dalla viva voce dei lavoratori le vicende che caratterizzano questa delicata situazione in cui, come spesso accade, la controparte più debole si trova a scontare le criticità aziendali e politiche che interessano il sistema. Si tratta - commentato il presidente del gruppo Misto-Liberamente progressisti - di una questione complessa che chiama in causa, a più livelli di responsabilità, soggetti pubblici e privati che intervengono nel ciclo del trattamento dei rifiuti».

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«Tra questi, benché le competenze siano state scaricate sulla nuova authority acqua e rifiuti Arrical, vi è certamente la Regione Calabria che, nel tempo, non ha messo in atto quelle azioni che avrebbero certamente potuto contribuire a un rilancio del sito. Il timore è che, nello scontro tra le parti in causa, le garanzie occupazionali possano essere utilizzate come strumento di pressione per ottenere condizioni più vantaggiose. Ciò non è tollerabile e va rigettato con forza ogni tentativo di strumentalizzazione dei lavoratori. Al tempo stesso, tuttavia, la Regione non può sottrarsi alle proprie responsabilità e deve chiarire in che modo intende far sì che il sito non subisca ulteriori arretramenti e come pensa di intervenire affinché si interrompa il suo costante depotenziamento». 

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«Allo scopo presenterò presto, rivolgendomi all’assessore regionale all’Ambiente Minenna, un’interrogazione a risposta immediata per chiedere se e come la Regione Calabria si attiverà a tutela dei lavoratori della discarica di Alli», ha concluso il consigliere Lo Schiavo.